Il Centro di scultura riceverà nuova linfa
Un sì convinto, ma non plebiscitario in Lavizzara per il (ri)finanziamento in tre anni del Centro internazionale di scultura di Peccia. Con il 74,6% degli aventi diritto che si sono espressi, il referendum ha raccolto 130 schede (45% dei voti), mentre sono stati 167 i sì al credito votato dal Consiglio comunale. Al terzo tentativo, dunque, il Centro internazionale di scultura riceverà anche un ulteriore contributo comunale per il riposizionamento della struttura espositiva gestita dalla Fondazione internazionale per la scultura di Peccia. Niente di che, si parla di 50.000 franchi suddivisi in tre anni (2023-2025), ma un contributo istituzionalmente e «politicamente» significativo per contribuire a rilanciare la struttura, inaugurata nel 2021.
Le reazioni
«Siamo evidentemente soddisfatti di questo risultato, anche se la maggioranza dei sì non è stata schiacciante. Era importante però che i nostri concittadini potessero dare un segnale ed esprimersi chiaramente sul futuro di una struttura importante per la valle e che ora è attesa ad un significativo rilancio, grazie anche al lavoro che imposterà la nuova direttrice», evidenzia il sindaco Gabriele Dazio. Moderata soddisfazione anche nel campo avverso, quello dei referendisti. «Speravamo in qualcosa di più, ma siamo contenti di aver permesso ai nostri concittadini di esprimersi. La gestione del Centro internazionale di scultura finora è stata poco trasparente: l’auspicio è che il segnale che ha dato una buona parte della popolazione venga accolto», ci dice Marzio Demartini.
Quello di oggi era il terzo tentativo, si diceva, per cercare di dare un futuro più stabile alla struttura costata oltre 5 milioni di franchi e che ospita sculture, lavorazioni e installazioni, nonché artisti nazionali e internazionali che lavorano il tipico marmo bianco di Peccia, il «Cristallina». A cavallo tra il dicembre 2022 e il gennaio di quest’anno, infatti, una richiesta di credito di 150.000 franchi, sempre diluiti in tre anni, approvata in Consiglio comunale fu avversata da una prima raccolta firme. Il Municipio, per evitare che il dibattito civico e politico si infuocasse, decise di ritirare il credito, proponendo una cifra ridotta di un terzo del contributo, cioè 50.000 franchi. Dopo l’ok in Consiglio comunale, lo scorso maggio, la nuova raccolta firme che ha portato i cittadini della Lavizzara ad esprimersi direttamente sul futuro del Centro di scultura.