Il dilemma di Villa Favorita: fermarsi o andare in fondo
Villa Favorita è un evergreen: un tema sempreverde della politica luganese. Si parla da anni della possibilità di riaprirla, in qualche modo, ai cittadini. Il prossimo dibattito è atteso per l’autunno, quando il Municipio presenterà la bozza di accordo con il Cantone e con i proprietari della storica residenza per un’apertura parziale del suo parco, e l’esito è tutt’altro che scontato.
Ancorati alla legge
A muovere le acque, nei giorni scorsi, è stato il gruppo PLR, che tramite un’interrogazione propone di realizzare una passerella pedonale lungo il giardino che porta alla villa. Scorrerebbe di fianco al muro d’argine attuale grazie alla posa di materiali inerti, senza invadere la proprietà privata. Il fatto è che la visione di Municipio e privati è ben diversa: aprire alla popolazione «solo» i primi 4.500 metri quadrati del parco, fino a Casa Corbellina, mentre il resto verrebbe reso accessibile solo in occasioni speciali, come mostre o eventi. Discorso chiuso, quindi? Affatto.
Facendo leva sulla legge federale sulla pianificazione del territorio, secondo cui occorre «tenere libere le rive dei laghi e dei fiumi e agevolarne il pubblico accesso e percorso», una parte della politica cittadina non vuole rinunciare al sogno di prolungare la passeggiata pubblica fino a Villa Favorita, collegandola poi a via Cortivo. A tal proposito, il PLR chiede al Municipio «come intende rispettare i vincoli pianificatori che indicano di predisporre passeggiate e sentieri sul lago per il comparto intero di Villa Favorita e per il tratto fino a Villa Heleneum».
Doppia opzione
I liberali radicali la vedono così. Ma gli altri? «Non ne abbiamo ancora parlato come gruppo» fa sapere il leghista Lukas Bernasconi, che tuttavia una sua idea ce l’ha. «Personalmente, sono per avere nel Piano regolatore sia la passeggiata immaginata dal Municipio – che in prossimità di Casa Corbellina risale verso via Riviera e prosegue, lontano dall’acqua e vicina al traffico, fino all’imbocco di via Cortivo – sia quella sul Ceresio fino a Villa Favorita. Poi, fissate le due opzioni, il Municipio potrebbe negoziare con i privati la soluzione migliore». Per Bernasconi la parola chiave è flessibilità. «Puntando solo sulla variante sul lago, la Città si troverebbe costretta a procedere con un esproprio probabilmente molto costoso, mentre formalizzando solo il percorso lungo via Riviera perderebbe per sempre la possibilità di avere la promenade verso la villa. Quella a monte, del resto, non è una vera passeggiata».
Pacta sunt servanda
Filippo Lombardi, municipale responsabile della pianificazione, si esprimerà nei dettagli rispondendo all’interrogazione del PLR, ma un pensiero ce lo anticipa: «È inusuale presentare un Piano regolatore con due possibili soluzioni. E ammesso che sia fattibile, è verosimile che la controparte dica di no». Un punto importante, questo, che la politica non può sottovalutare.
Il complesso di Villa Favorita è stato acquistato nel 2014 dalla famiglia Invernizzi per circa 80 milioni. Nelle discussioni con la Città e il Cantone sul futuro del comparto, i nuovi proprietari hanno messo sul piatto il loro impegno per la manutenzione del parco e della villa (che è un bene culturale protetto) nonché per la tutela del complesso come un unicum, senza scorporarlo. Avere una passeggiata pubblica di fianco a casa, evidentemente, non sarebbe un aspetto di secondo piano (usiamo il condizionale perché nelle discussioni fra privato ed enti pubblici, finora, di questo scenario non si è mai parlato). E se gli Invernizzi dicessero no? La Città potrebbe far valere la legge sulla pianificazione, è vero, ma a quel punto (ragioniamo per ipotesi, solo per capirci) i proprietari potrebbero decidere di non mettere più a disposizione il parco e l’accesso di Casa Corbellina, creando un grosso problema logistico (dove inizierebbe la passerella?). Oppure (o in aggiunta) potrebbero chiedere un indennizzo. Si entrerebbe, insomma, in un rapporto conflittuale, con esiti incerti. Resta il fatto che il compromesso trovato dal Municipio non entusiasma i partiti.
Mosaico politico
Anche il Centro (cioè il PPD), pur senza andare contro Lombardi, chiede che l’ipotesi della passeggiata sul lago «venga perlomeno approfondita», come fa sapere il capogruppo Lorenzo Beretta Piccoli. «Della passerella di fronte a Villa Favorita avevamo parlato già nel 2018 nella nostra mozione ‘Raddoppiamo il Parco Ciani (bis)’ e credo che possa essere un compromesso pragmatico, rispetto all’idea di alcuni di creare un percorso pubblico attraverso tutta la proprietà privata, che creerebbe grossi disagi». Ai privati e alle finanze comunali. «È necessario tutelare l’interesse pubblico e valorizzare la passeggiata con uno sforzo sostenibile da parte della Città» commenta il capogruppo del PS Carlo Zoppi. «Siamo aperti a diverse soluzioni, ma non a quella proposta dal Municipio».