Mendrisio

Il FoxTown del futuro tra passerelle sospese e nuovi negozi

La città della volpe, il Centro San Martino e la stazione saranno meglio collegati - Superati gli ostacoli per l’ampliamento della superficie commerciale, i promotori del progetto pensano già al prossimo passo, che prevede anche un collegamento sospeso di circa 50 metri
© CdT/Archivio
Lidia Travaini
14.01.2020 06:00

Chi si ricorda com’era il FoxTown al momento della sua apertura nel 1995 alzi la mano. La città della volpe negli ultimi 25 anni è cambiata drasticamente, crescendo a vista d’occhio. Tanto che ormai è difficile ricordare la conformazione iniziale, di cui faceva parte soltanto lo stabile che ospita l’entrata principale.

Per ampliarsi il FoxTown ha visto sia l’edificazione di nuove ale, sia l’inglobamento di edifici (l’ex Momò Center). E la crescita non è finita - come anticipato qualche giorno fa (e come ricorderemo in seguito) quest’anno la città della volpe crescerà ancora, grazie all’apertura di una trentina di nuovi negozi in un altro edificio del comparto, il Centro San Martino, e alla messa a disposizione di un autosilo.

Il cantiere dell’autosilo dietro il FoxTown bis. © CdT/ Chiara Zocchetti
Il cantiere dell’autosilo dietro il FoxTown bis. © CdT/ Chiara Zocchetti

Passaggio tra i negozi

La novità però è un’altra ed è in pubblicazione da ieri in Ufficio tecnico a Mendrisio. Malgrado il FoxTown bis - questo il nome con cui è noto il progetto che riguarda il Centro San Martino - sarà creato in uno stabile diverso da quello del suo «fratello maggiore», i visitatori del centro commerciale potranno fare shopping in tutti i negozi della città della volpe senza mai uscire all’esterno. Come? Grazie a una passerella sopraelevata di oltre 50 metri di lunghezza (e larga 3 metri) che collegherà Centro San Martino ed ex Momò Center.

Tre collegamenti sospesi

Il collegamento pedonale passerà sopra via Moree e l’omonimo fiume, all’altezza del ponte dell’anello stradale. Per la sua edificazione sono previsti un investimento di poco meno di 300 mila franchi e 2 mesi di lavoro. L’incarto resterà in pubblicazione fino al 27 gennaio.

Quella tra i due edifici commerciali (anche se per essere precisi il Centro San Martino avrà una vocazione mista, commerciale e amministrativa) non è l’unica passerella pedonale che vedrà presto la luce nella città della volpe. Un’opera simile sarà realizzata tra l’autosilo San Martino in costruzione (la sua inaugurazione è in programma in aprile) e il FoxTown bis. Una terza passerella unirà invece autosilo e stazione ferroviaria. Queste strutture contribuiranno a rendere un tutt’uno il tempio dello shopping e i suoi spazi correlati.

I numeri

A quantificare la crescita del FoxTown ci aiutano i dati presenti sulla rete e nel nostro archivio. Nel 1995 il centro commerciale occupava una superficie di circa 10.000 metri quadrati. Appena 7 anni dopo, in seguito soprattutto all’inaugurazione di una nuova ala, i metri quadrati di negozi diventarono 27.000, portando i commerci da 80 a 130. Nel 2010, al momento del 15.esimo compleanno, i negozi del FoxTown erano diventati 160, distribuiti su una superficie di 30 mila metri quadrati. Una superficie restata costante negli ultimi anni ma che si appresta a crescere entro la fine del 2020: la creazione di negozi all’interno del Centro San Martino creerà infatti nuovi 6.700 metri quadrati circa di area di vendita. L’inaugurazione di questi spazi è prevista in settembre.

Quello per l’ampliamento del FoxTown è un progetto di cui si parla da anni ma che ha potuto «sbloccarsi» soltanto di recente, grazie a una convenzione siglata tra il Municipio di Mendrisio, il patron della città della volpe Silvio Tarchini e l’Associazione Traffico e Ambiente (ATA), che aveva osteggiato il piano. L’accordo prevede la rinuncia da parte dell’associazione ad opporsi al disegno edilizio in cambio dell’attuazione di alcune misure a favore dell’ambiente e di chi utilizza i trasporti pubblici: un impianto fotovoltaico sul tetto del FoxTown, delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici e un posteggio per biciclette nei pressi della stazione ferroviaria. L’ATA ha inoltre chiesto e ottenuto una leggera riduzione delle superfici di vendita rispetto al progetto originale.