Il fumetto torna a Lugano sotto una veste rinnovata

Dopo le fiere al PalaCongressi e alla Manor – e prima ancora all’Innovazione –, Lugano si appresta a tornare, seppur per qualche giorno, la capitale del fumetto. Da venerdì 11 a domenica 13 ottobre Villa Ciani ospiterà infatti la prima edizione di InnovaComiX, una rassegna interamente dedicata a un settore in continua evoluzione e… innovazione. In cifre, parliamo di 76 artisti, una mostra con 400 opere originali, 47 incontri di cui 28 presentazioni di libri con gli autori in presenza e 9 premi assegnati da una giuria internazionale. «Per essere una prima è un’edizione che parte con il botto», ha affermato il capodicastero Cultura, sport ed eventi Roberto Badaracco durante la conferenza stampa di lancio della manifestazione. «È una rassegna di qualità – ha poi sottolineato – C’è l’arte ma ci sono anche le storie».
Aperto a tutti
«Il nostro obiettivo è diventare un unicum», gli ha fatto eco Cristina Rogna Manassero, co-ideatrice della manifestazione insieme a Marco Lucchetti e direttrice generale. L’evento luganese non sarà un “Lucca Comics” ridotto oppure una fiera: InnovaComix vuole essere «un punto di incontro nazionale e internazionale con gli artisti». A questo proposito, oggi è stata svelata una novità, un cambio dell’ultimo minuto proposto e concordato con il direttore artistico Ludwig G. Maglione, i vari workshop e le lectio magistralis tenute dagli artisti saranno aperti a tutti: basterà acquistare il biglietto d’entrata e si potrà prenotare online un posto a uno di questi eventi. «Vogliamo fungere da punto di riferimento». Non si nasconde, il direttore artistico: il progetto luganese – progetto promosso dalla Galleria Lucchetti e dall’Associazione La Nona Arte – offrirà eventi che spaziano dall’entry level (un approccio al fumetto e al colore per i principianti, fino a workshop di approfondimento con artisti, per citarne al-cuni, del calibro di Massimo Colella e Baptiste Bouthier, che spiegheranno come si realizza un’inchiesta a fumetti. Anche le lectio magistralis abbracceranno una vasta gamma di temi, dalla «storia del manga come non l’avete mai sentita» alle varie tecniche di disegno.
Oltre i confini
Oltre a «innovazione» – durante la manifestazione verrà dato spazio anche ai nuovi stili – , una delle parole chiave della manifestazione è «internazionalità». Internazionalità che si manifesta già nel trittico delle locandine affidate all’italiano Massimiliano Frezzato, al ginevrino di nascita Sacha Goerg e alla francese Lèa Murawiec, ma soprattutto nel fatto che i sessanta artisti ospiti a Villa Ciani provengono da dieci Paesi diversi. Non solo Svizzera, Italia, Francia e Germania, ma anche iI Giappone con Midori Yamane, Libano con Lina Ghaibeh, Polonia con Przemysław «Trust» Truściński e Cina con Yile Gao. Assieme a nomi che sono per appassionati e collezionisti un interessante parterre: Tom Tirabosco, Silvia Ziche, Reinhard Kleist, Grazia La Padula, Massimiliano Frezzato, Sacha Goerg, Léa Murawiec, Daniele Serra, Alba BG, Davilorium, Lorenzo Palloni, Giuseppe Palumbo, Fanny Vaucher, Thomas Von Kummant, Lorenzo La Neve e Marco Rizzo, solo per citarne alcuni.
Che vinca il migliore
Infine, un’intera area di Villa Ciani sarà dedicata alle opere in nomination per il Grand Prix Città di Lugano, che assegnerà cinque premi dal valore di 2.000 franchi ciascuno per la sezione Cygne d’Or e quattro premi speciali. In totale, sono state oltre 350 le candidature arrivate da artisti e editori con il comitato organizzatore che durante l’estate ha avuto l’arduo compito di selezionare la rosa delle nomination. Vediamo i premi in dettaglio. Cygne d’Or per il Miglior fumetto, la Miglior serie, il Miglior disegno, la miglior scrittura e il miglior colore. I premi speciali saranno: quello del Pubblico, con votazione in loco da parte di coloro che visiteranno la mostra; il Premio Innova, assegnato a uno degli artisti ospiti del Festival distintosi per l’innovazione del settore, il Premio al Miglior fumetto svizzero e il Gran Prix Spécial Città di Lugano, assegnato all’autore a cui sarà dedicata una retrospettiva nella prossima edizione del festival, quella del 2025. Per la sezione elvetica i cinque finalisti sono: Un volcan par jour di Fanny Vaucher, Weg di Rina Jost, The valley of the fox di Timothy Hofmann, On vatouscrever di Tobias Aeschbacher e L’histoire de Sakana Kid di Vamille.