Il Gran Consiglio affossa la tassa di collegamento

La tassa di collegamento è stata abrogata. Per appena due voti, 44 voti favorevoli, 42 contrari e 2 astenuti, il Gran Consiglio ha approvato il rapporto di maggioranza della commissione della Gestione a sostegno dell’iniziativa popolare. Iniziativa che, appunto, intendeva eliminare la tassa voluta dal consigliere di Stato Claudio Zali e accolta dal popolo nel 2016, con entrata in vigore nel 2025. La minoranza, invece, appoggiava il controprogetto del Consiglio di Stato che prevedeva una versione light della tassa, in cui si escludevano i centri commerciali.
La tassa di collegamento mirava ad assoggettare generatori di importanti correnti di traffico, come aziende e centri commerciali, che dispongono di 50 o più posteggi destinati alla clientela e/o al personale. La tassa, il cui effetto sugli utenti, lavoratori e clienti, era indiretto, puntava a ridurre il traffico veicolare e finanziare il potenziamento del trasporto pubblico interno e transfrontaliero. Per abrogare la tassa, l’UDC e alcuni rappresentati di PLR e Centro, alla fine del 2022, aveva lanciato un’iniziativa popolare. Iniziativa che aveva raccolto circa 16 mila firme.