Politica

Il Gran Consiglio ticinese si prepara al nuovo trasloco

La sessione extra muros di lunedì si svolgerà al Mercato Coperto di Mendrisio - All’ordine del giorno la rielezione del magistrato dei minorenni e la revisione della Legge sulle attività private di investigazione e di sorveglianza - Non è esclusa una giornata per una discussione generale sul coronavirus
© CdT/ Chiara Zocchetti
Nico Nonella
07.11.2020 06:00

Il tempo di una sessione, quella di ottobre a Palazzo delle Orsoline, e il Gran Consiglio deve di nuovo traslocare e riunirsi extra muros. Era già successo a maggio, giugno e settembre, quando il plenum si era spostato al Palazzo dei Congressi in modo da garantire un maggior distanziamento sociale tra i deputati, e anche questa volta la pandemia di coronavirus ha imposto misure di sicurezza più stringenti. Tra queste, appunto, un maggior distanziamento tra i deputati e una sala più arieggiata. Dopo la «sala lunga come una portaerei» del Palacongressi di Lugano e gli «acquari» di Palazzo delle Orsoline, i deputati si preparano dunque a un nuovo trasloco, questa volta un po’ più a sud.

Banchi singoli e mascherine

Nella nuova sede provvisoria del Parlamento (il Mercato Coperto di Mendrisio) si tornerà alla soluzione già attuata al Palazzo dei Congressi di Lugano: una sala più ampia e una maggior distanza tra i deputati. Resterà, ad ogni modo, l’obbligo di indossare la mascherina quando si è seduti al proprio posto. «Dopo averne discusso con il medico cantonale abbiamo deciso di spostare le prossime tre sessioni a Mendrisio», ci spiega il presidente del Legislativo Daniele Caverzasio. «Ogni deputato avrà a disposizione un tavolo lungo quasi due metri e vale sempre l’invito a rispettare le regole anche fuori dalla sala». Un ritorno anticipato a Bellinzona potrà essere preso in considerazione nel caso in cui la situazione dovesse migliorare.

Richiesta già avanzata

I lavori parlamentari dovrebbero durare un giorno ma non è esclusa una giornata aggiuntiva dedicata alla discussione generale sul tema «COVID-19». Due richieste in tal senso, lo ricordiamo, erano state avanzata dal Movimento per il socialismo in apertura della scorsa sessione a Bellinzona, ma senza successo, e in una comunicazione inviata giovedì mattina al presidente del Gran Consiglio. Questa potrebbe dunque essere la volta buona per una nuova discussione parlamentare dopo quella dello scorso 25 maggio a Lugano. In ogni caso, una decisione dovrebbe essere presa entro domenica.

Una revisione legislativa

Senza la discussione sulla situazione pandemica i lavori parlamentari dovrebbero concludersi in un solo giorno. Sul tavolo del Consiglio di Stato sono giunte per ora «solo » 13 interpellanze e all’ordine del giorno ci sono due dibattiti ridotti: il primo su una mozione presentata dal deputato del Movimento per il socialismo Matteo Pronzini che chiede «un’inchiesta indipendente ed esterna all’Amministrazione cantonale sui fatti della Casa per anziani di Balerna» e il secondo sulla revisione totale della Legge sulle attività private di investigazione e di sorveglianza. In estrema sintesi, la nuova impostazione proposta dal Governo per fare ordine in un «settore che ha registrato una forte espansione» (in Ticino da una ventina di agenzie di sicurezza operative negli anni Settanta si è passati a circa un centinaio) prevede quattro tipi di autorizzazione: per l’esercizio di un’impresa; per dirigere l’impresa; per gli agenti di sicurezza o investigatori privati che ne sono alle dipendenze; per coloro che svolgono un’attività indipendente. A differenza del regime attuale (in vigore da oltre quarant’anni) l’autorizzazione non sarà più legata a un’agenzia in particolare ma l’agente ne riceverà una personale e sarà in tal modo autorizzato a operare per più imprese. I deputati dovranno inoltre esprimersi sull’elezione del magistrato dei minorenni. Nel suo rapporto la Commissione giustizia e diritti raccomanda al plenum di rieleggere l’uscente Reto Medici.

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