Il grande cuore dei ticinesi per il Togo
L’associazione ANÀ con il Togo con sede a Cavergno rallenta ma non si ferma nonostante l’emergenza legata al coronavirus. Tuttavia a subire i contraccolpi della COVID-19 sono i progetti in corso in Africa. Benché la situazione non sia ancora allarmante, le attività sono state interrotte a titolo precauzionale. È quanto si evince dal comunicato giunto in redazione e che riporta la testimonianza della direttrice della scuola di Akamatitoe, la quale sottolinea che nel Paese tutto è chiuso dallo scorso 20 marzo sebbene la pandemia abbia avuto finora una mortalità bassissima e i contagiati sono inferiori a quelli registrati in Ticino.
Il Togo ha introdotto provvedimenti come quelli che conosciamo bene (limitare i contatti sociali e rispettare le norme igieniche) oltre a far indossare le mascherine e a ridurre il numero di posti sui veicoli. Il presidente dell’associazione Remo Flocchini rileva che si tratta naturalmente di misure sagge, tuttavia si chiede «in abitazioni con due stanze da 3 metri per 4 come possono rimanere in casa 4/5 bambini e i genitori mantenendo la distanza sociale?». Dicevamo dei progetti dell’associazione locarnese. Ebbene, in seguito alla pandemia il cantiere per la realizzazione di una scuola ad Agokpala è stato interrotto. L’obiettivo era quello di ultimare i lavori entro la fine di aprile, prima della stagione delle piogge. Adesso bisognerà ricominciare il prima possibile dopo la crisi sanitaria.
In futuro l’associazione ANÀ per il Togo ha inoltre in mente di edificare un’altra scuola e posare una pompa idraulica alimentata da pannelli solari in un piccolo villaggio. L’investimento complessivo ammonta a 100.000 franchi. Intanto, a causa del coronavirus, è stata posticipata l’assemblea prevista il 24 aprile.