Maroggia

Il grattacapo dei rifiuti che passa da un Municipio all'altro

Il corretto smaltimento dei materiali è un problema che l’ex Comune del Basso Ceresio si trascina da anni – Una tematica con cui Val Mara dovrà presto fare i conti – Chiesto l’aiuto dei più piccoli per sensibilizzare gli adulti
© KEYSTONE/Georgios Kefalas
Valentina Coda
13.04.2022 06:00

Il nuovo Comune di Val Mara non si è ancora insediato ufficialmente ma si potrebbe già intuire quale sarà uno dei primi grattacapi con cui dovrà fare i conti. La questione che continua a creare malumori nel Basso Ceresio e che l’ormai ex Comune di Maroggia si trascina da tempo è lo smaltimento dei rifiuti. Anzi, quasi tutto quello che ruota attorno al concetto di ecologia non sembra far presa sulla popolazione. L’ultimo episodio in ordine cronologico risale a pochi giorni prima delle elezioni: i cittadini sembrano non andare d’accordo con i contenitori per la separazione dei rifiuti. O meglio, ne fanno un uso scorretto. Motivo per cui il Municipio di Maroggia, praticamente nel suo ultimo atto pubblico come Comune indipendente, dopo aver dato mandato a una squadra esterna che giornalmente deve intervenire per suddividere il materiale non correttamente smaltito e raccogliere quello abbandonato sparso all’esterno dei cassonetti, ha deciso di affidarsi agli allievi della scuola dell’infanzia per sensibilizzare gli adulti al «senso civico».

Un problema ricorrente

I diversi tentativi di trasmettere un’impronta ecologica alla cittadinanza e far comprendere l’importanza dello smaltimento corretto dei rifiuti come qualcosa che giova non solo al territorio, ma anche alle stesse economie domestiche, non hanno avuto gli esiti sperati. Anzi, negli anni ci sono stati episodi che hanno fatto parecchio discutere. Primo caso: a marzo 2019 ignoti hanno ripetutamente rubato i sacchi rossi ufficiali dai cestini dei rifiuti, esattamente gli stessi venduti dall’ente pubblico ai singoli abitanti per riscuotere la tassa sul sacco. Il Municipio di Maroggia è stato così costretto a diramare una circolare per richiamare la cittadinanza all’ordine e ad adottare contromisure, come il ritorno in pompa magna dei sacchi neri che sono stati smaltiti tramite un apposito cassonetto sigillato con una fascetta. Un cambiamento per il quale è stato necessario modificare addirittura il regolamento comunale. Secondo caso: a maggio 2019 il Municipio ha organizzato una giornata sull’ecologia e l’ambiente per sensibilizzare la cittadinanza. Risultato dell’iniziativa? Un fiasco totale, non si è presentato quasi nessuno. La situazione, come detto, si è nuovamente riproposta. L’Esecutivo ha così raggruppato tutti questi episodi classificandoli sotto la voce del «mancato senso civico» di alcuni cittadini.

Posato un contenitore «dimostrativo»

Come detto, questo caso può essere tradotto come l’ultimo atto pubblico di Maroggia. Un atto che, questa volta, ha visto come protagonisti gli allievi della scuola dell’infanzia che, insieme alla maestra Alice Maghetti, hanno accolto la richiesta dell’Esecutivo di sensibilizzare gli adulti all’uso corretto dei contenitori per la separazione dei rifiuti. Ma non è tutto. La segretaria comunale Bianca Bottinelli ci spiega che, oltre ad aver deciso di affidarsi alla videosorveglianza (la situazione è leggermente migliorata, ma non si è ancora arrivati a una soluzione definitiva), «è stato posizionato un enorme contenitore dalle dimensioni praticamente di un singolo posteggio in cui viene gettato tutto il materiale separato in maniera sbagliata che viene trovato dagli operatori. È un modo per far capire e soprattutto far vedere alla cittadinanza la mole di lavoro con cui è confrontata la squadra esterna».