Cucina

Il guru della cucina italiana: «Amo la gastronomia ticinese, piena di gusto e storia»

Luigi Cremona, considerato il più importante critico gastronomico italiano, elogia i ristoranti del Ticino
©Giuseppe Di Mauro
Mattia Sacchi
22.10.2023 17:30

Si è conclusa da pochi giorni l'edizione 2023 di Gente di Lago e di Fiume, la manifestazione organizzata dallo chef 2 stelle Michelin Marco Sacco all'Isola Pescatori per raccontare, attraverso saperi e sapori, il mondo dell'acqua dolce. Tanti gli ospiti illustri, dagli chef tristellati come Chico Cerea e Paolo Casagrande a vere e proprie istituzioni della divulgazione gastronomica come Luigi Cremona.

Nominato diverse volte come miglior giornalista enogastronomico italiano, quando si parla di cucina il parere di Cremona è uno tra i più autorevoli a livello mondiale. Per questo il suo apprezzamento verso la cucina ticinese è particolarmente significativo: «Sono anni che la seguo e la apprezzo molto, tanto che uno dei posti del mio cuore è stato a lungo il Conca Bella. Ma in generale il Ticino ha una grandissima storia che parte dai grandi hotel di Ascona e Lugano per arrivare a realtà che propongono cucine innovative. Non è un caso che le guide Michelin e Gault Millau in questi ultimi anni abbiano dato molti riconoscimenti ai locali di tutto il cantone».

Proprio per questo Cremona vorrebbe vedere chef ticinesi alla prossima edizione di Gente di Lago e di Fiume: «Il lago unisce tre regioni meravigliose come Piemonte, Lombardia e Ticino: sarebbe quindi giusto vedere in una manifestazione così bella cuochi da oltre confine, anche per vedere l'interpretazione che viene data al modo di fare cucina con i pesci di lago. Che, fino a qualche anno fa, era banale e ripetitiva ma che ora è cresciuta molto, anche grazie a chef come Marco Sacco che ha saputo elevarla a vette di assoluta eccellenza».

© Giuseppe Di Mauro
© Giuseppe Di Mauro