Il Liceo ancora più caro

Il contesto internazionale «regala» un’altra sorpresa al futuro Liceo cantonale di Bellinzona progettato dallo studio Durisch e Nolli di Massagno. Al già travagliato iter ora si sono aggiunti anche la guerra in Ucraina ed il conseguente rapido aumento del prezzo dell’energia e delle materie prime. Stando ad un’ultima stima la spesa finale potrebbe essere di almeno 46,7 milioni di franchi, e questo senza contare i quasi 2 milioni necessari per gli impianti informatici. Solo nell’ultimo anno la crescita è stata dell’8%, per circa 3 milioni di franchi. Il preventivo aggiornato ad oggi è basato sui risultati dei concorsi indetti per il 50% circa delle opere ed ha un grado di precisione del +/- 10%. Come dire che il totale potrebbe ancora crescere. È quanto emerge dal messaggio per la richiesta di un credito di 36,2 milioni firmato dal Governo per la ristrutturazione e l’ampliamento, che va ad aggiungersi ai 9,9 milioni per la realizzazione della struttura provvisoria approvati dal Gran Consiglio nel novembre 2021. La consegna è prevista per l’inizio dell’anno scolastico 2025-2026.
Nuove richieste e adeguamenti
Nel marzo 2015 si prevedevano 1,45 milioni per la struttura provvisoria tra l’attuale istituto e il bagno pubblico e 24,1 milioni per la ristrutturazione del complesso realizzato a metà anni Settanta. Quindi 25,5 milioni complessivi. Il preventivo del progetto di massima era stato aggiornato a 42,8 milioni nel giugno 2021 per adeguamenti normativi e richieste aggiuntive della committenza (giunti a 43,8 a seguito dei miglioramenti logistici sollecitati anche dagli studenti e poi concessi dal Parlamento in novembre per favorire la vivibilità degli spazi nella sede provvisoria). E adesso, per i motivi spiegati, si superano abbondantemente i 46, che lievitano ulteriormente aggiungendo l’informatica. «Si avrà un edificio completamente nuovo effettuando un intervento di riutilizzo di una struttura esistente - precisa il Consiglio di Stato -. Il progetto proposto soddisfa le esigenze del programma spazi, garantendo superfici generose per i collegamenti e zone dedicate allo studio individuale, riprendendo i concetti della nuova didattica».
Le alternative considerate
Di fronte all’incremento dei costi previsti, con il preventivo che come abbiamo visto era passato dai 25,5 milioni stimati nel 2015 agli almeno 43,8 milioni di sei anni più tardi, tra fine 2020 e inizio 2021 il Cantone ha valutato altre ipotesi che consideravano anche l’abbandono dell’attuale progetto a favore di una nuova edificazione. «Gli approfondimenti eseguiti mostrano come l’intervento di risanamento completo previsto sia ancora la migliore soluzione», scriveva nel giugno di un anno fa il Governo. Variante 1: la realizzazione di un istituto ex novo al posto dell’attuale (compresi la struttura provvisoria e la demolizione dell’attuale complesso) sarebbe costata 54 milioni di franchi, e non sarebbe stata operativa che per l’anno 2027-2028.
Variante 2: edificazione di una nuova sede a fianco della struttura odierna. Avrebbe permesso di evitare la realizzazione di uno stabile provvisorio e quindi di contenere i costi rispetto alla variante 1, che sarebbero ammontati a 49,5 milioni di franchi: «La soluzione comporterebbe tuttavia un uso non razionale del territorio». E anche in questo caso si sarebbe andati al settembre 2027. Variante 3: nuova sede nel futuro comparto alle ex Officine FFS. Il costo era stato stimato anche in questo caso in circa 49,5 milioni; la realizzazione non sarebbe stata possibile prima del 2030; e l’idea non si sposa con il concetto di campus in zona Torretta.
I contenuti nel dettaglio
Il «futuro» Liceo cittadino sarà organizzato su quattro piani per 750 allievi e 100 docenti. La novità è caratterizzata dall’innesto di un elemento centrale. Il nuovo «cuore» della scuola ospiterà la rinnovata mensa, l’aula magna per cento persone, l’aula studio e la biblioteca, riunendole attorno a un atrio; i livelli saranno serviti da una scala circolare e da un ascensore. Nella zona centrale verrà creato l’ingresso che rivestirà «il ruolo di polarizzatore per l’organizzazione e la vita dell’istituto», rileva il Governo. Il cantiere durerà tre anni, mentre la struttura provvisoria verrà consegnata fra un mese.