Territorio

«Il maltempo ha cambiato l’alveo della Breggia»

Nel Parco delle gole della Breggia i danni provocati dai temporali sono notevoli, tanto da aver modificato il letto del fiume e da rendere necessario lo spostamento di alcuni percorsi pedonali - «Avventurarsi nell’area è davvero pericoloso»
© CdT/Chiara Zocchetti
Lidia Travaini
30.07.2021 19:14

Era da quasi 40 anni che il fiume Breggia non raggiungeva la portata toccata martedì scorso verso mezzogiorno: 151 metri cubi d’acqua al secondo.

Basta probabilmente questo dato per far intuire come le conseguenze del maltempo abbattutosi sul Mendrisiotto possano essere particolarmente gravi in una zona dove la Breggia è anche un parco. La rete dei sentieri che si snoda lungo il Parco delle gole della Breggia è infatti stata prontamente chiusa. E non per precauzione. Lo storico presidente della Fondazione Parco delle gole della Breggia Peter Flückiger desidera sottolinearlo e lancia un appello: «Nessuno si deve avventurare nel parco, è davvero pericoloso».

La rete dei sentieri è stata pesantemente danneggiata: «In alcuni punti non si può passare, in altri tratti di sentiero stanno per franare – prosegue Flückiger -, stiamo aspettando che trascorra il weekend, visto che sono previste altre precipitazioni, poi faremo dei sopralluoghi con delle imprese specializzate per capire meglio come intervenire e quali saranno i tempi necessari per il ripristino, ma posso già dire che il parco resterà chiuso per alcune settimane».

Tutti gli accessi al Parco delle gole della Breggia, da valle e da monte, sono sbarrati fino a nuovo avviso

I forti temporali non hanno solo portato a un ingrossamento record del fiume, ma hanno anche provocato frane e cedimenti sia sulla rete dei sentieri, sia sui manufatti, che dovranno quindi essere controllati: «Il ponte dal Farügin ha subito dei danni, così come la passerella di ferro all’entrata del parco. Avventurarsi nell’area è impensabile anche solo per quello».

Ma non è tutto. La piena della Breggia ha provocato danni agli argini e li ha erosi in alcuni punti, modificando persino l’alveo del fiume. E anche la zona del Mulino del Ghitello è stata pesantemente rovinata: «L’acqua del laghetto si è alzata a tal punto che tutti i tavoli di legno dell’area di svago sono stati portati via dalla corrente. Inoltre più a monte sono scesi dei grossi sassi che non abbiamo ancora capito da dove siano arrivati. È davvero importante che la gente capisca che non si deve avventurare nel parco, nemmeno per vedere cosa è successo».

Difficile per ora quantificare i danni. La stima però è di diverse decine di migliaia di franchi: «È la seconda volta in un anno che il parco è danneggiato in modo pesante. Ora dovremo anche modificare dei pezzi di sentiero, portando il tracciato più in alto per aggirare gli scoscendimenti».

Il Mulino di Bruzella ha altresì subito danni ed è stato chiuso, il brunch del 1. Agosto è quindi stato annullato

Acqua sempre non potabile

Anche il Comune di Breggia si trova ad affrontare la conta dei danni e la pianificazione del ritorno alla normalità. Soprattutto per quanto concerne l’erogazione di acqua potabile. In una nota il Comune sottolinea che l’acqua è tuttora non potabile su tutto il comprensorio comunale, a Campora e a Casima. I danni maggiori sono stati provocati al bacino di Bruzella in località Zocco che è stato sommerso da 1,5 metri di fango e detriti. La sorgente ha potuto essere liberata soltanto tra mercoledì e giovedì. La completa operatività sarà tuttavia possibile solo tra qualche giorno, il Comune chiede quindi «ancora un po’ di pazienza». Per ovviare la situazione sono stati organizzati rifornimenti tramite autobotte.