Enogastronomia

Il miglior chef della Svizzera è in Ticino: Marco Campanella premiato dalla Gault&Millau

Il 32.enne è a capo della cucina de «La brezza» dell’Eden Roc di Ascona dal 2018 - Joao Antunes di Villa Emden dell’isola di Brissago è invece lo chef emergente dell’anno in Ticino
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Mattia Sacchi
30.09.2024 11:40

Il miglior chef della Svizzera è in Ticino. La prestigiosa guida Gault&Millau ha infatti premiato Marco Campanella come chef dell’anno, assegnandogli 19 punti su 20.

A capo della cucina de «La brezza» dell’Eden Roc di Ascona dal 2018, il 32.enne svizzero di origini italiane è considerato uno degli astri nascenti dell’alta gastronomia europea.

«Campanella affascina con le sue incredibili salse, la sua versatilità e il suo talento nell'ispirare un team giovane con la sua missione», scrive Gault&Millau in un comunicato. Lo caratterizza anche il fatto che rende felici i vegani «con la massima naturalezza».

Chef Campanella ha già ottenuto 2 stelle Michelin e aveva già 18 punti Gault&Millau, risultato straordinario per uno chef della sua età.

Joao Antunes chef emergente dell’anno

Joao Antunes di Villa Emden dell’isola di Brissago è invece lo chef emergente dell’anno per il Ticino.

A conquistare la Gault&Millau è stata la sua capacità di usare prodotti del territorio, come il pesce di lago, le erbe e le verdure coltivate sull’isola.

Il 32.enne luganese ha pure ottenuto 14 punti dalla rinomata guida enogastronomica.

Marco Campanella non è comunque l'unico chef ad aver ottenuto 19 punti nella guida. Lo stesso punteggio lo hanno infatti incamerato altri sei colleghi, tutte vecchie conoscenze della gastronomia d'élite svizzera: Tanja Grandits («Stucki», Basilea), Peter Knogl («Cheval Blanc», Basilea), Franck Giovannini («Restaurant de l'Hôtel de ville», Crissier, VD), Andreas Caminada («Schloss Schauenstein», Fürstenau, GR), Philippe Chevrier («Domaine de Châteauvieux», Satigny, GE) e Heiko Nieder («The Dolder Grand», Zurigo).

Per la seconda volta è stata assegnata anche la distinzione di «cuoco verde» dell'anno, finita a Nicolas Darnauguilhem («Pinte des Mossettes», Cergniat, FR). Questi spicca per «il suo rispetto delle severe norme ecologiche di Bio Suisse e per il suo impegno verso i produttori locali». La sua cucina «sostenibile e autentica» gli è valsa 17 punti.

Passando ai talenti emergenti, risaltano in particolare Dominik Sato e Fabio Toffolon («The Chedi», Andermatt, UR), Dominik Hartmann («Magdalena», Svitto) e Romain Paillereau («Des Trois Tours», Friburgo-Bourguillon). Questi chef sono stati in grado di migliorarsi e issarsi fino a 18 punti.

La guida contiene 880 ristoranti e 100 hotel gastronomici, oltre a 150 produttori di vino. Ad aver guadagnato un punto rispetto a un anno fa sono stati 103 chef. Al contrario, in 42 sono scesi di uno scalino.