Il Monte Lema può contare su un nuovo gruppo di amici
Le basi erano già state posate agli inizi degli anni Novanta, quando un gruppo di amici decise di rimboccarsi le maniche per sostituire uno sci lift sul Monte Lema che non era più a norma. Da allora, la volontà di creare un gruppo coeso che mettesse al centro la montagna era sempre rimasta sul fondo senza però passare al concreto. Recentemente, si è invece passati dalle parole ai fatti: alla fine di ottobre è stata costituita l’Associazione Amici del Monte Lema ed è stato nominato il nuovo Comitato, capitanato da Marco Marcozzi.
L’obiettivo? Valorizzare la storia, le tradizioni, i personaggi, i luoghi, i sentieri e gli eventi di un monte che da sempre accomuna genti e paesi a cavallo tra Svizzera e Italia. Importante sottolineare che la neo Associazione non vuole «fare le scarpe» alla Monte Lema SA. Anzi, tutto il contrario. Lavoreranno a stretto contatto, ognuno con dei compiti ben precisi e distinti.
Le carte da giocare
«Fin dagli anni Novanta c’è sempre stata una serie di persone che oltre a vivere la montagna portavano avanti questo desiderio di fondare qualcosa di concreto – ci racconta Marcozzi –. L’Associazione non va in contrasto con la Monte Lema SA, piuttosto è complementare perché diamo una mano alla società a far vivere la montagna in un’ottica di eventi e di feste». Durante la serata dedicata alla nomina del Comitato, dove i ricordi di quando si indossavano gli sci in vetta erano ancora ben impressi nella memoria di alcuni, decine di persone hanno avanzato proposte e suggerimenti da inserire nel calendario degli eventi della neonata Associazione. «Stiamo raccogliendo diverse idee per l’inverno – prosegue –. La prima è che grazie ad alcuni membri del Comitato metteremo a disposizione parte della vecchia stazione della funivia, che sarà aperta tutto l’inverno, in caso qualcuno avesse bisogno di ripararsi». In aggiunta, i membri hanno un’altra carta da giocare. Ed è quella transfrontaliera, soprattutto nell’ottica del «rilancio delle passeggiate anche con il fronte italiano: è un’opportunità, in vista della chiusura del Tamaro, per rilanciare delle mini-traversate tra Svizzera e Italia». Un altro aspetto interessante dell’istituzione dell’Associazione è la motivazione che ha spinto i membri a fondarla proprio ora. E la risposta dà ragione alla strategia di Novaggio, Curio, Bedigliora, Astano e Miglieglia, che in vista della votazione consultiva del 26 novembre per il nuovo Comune di Lema, hanno deciso di organizzare delle giornate informative nei vari comuni per rispondere alle domande dei cittadini sull’aggregazione. Incontri, questi, che hanno unito ancora di più il gruppo di amici.