Il Municipio ci ripensa: le campane non si fermano

Campane: musica per le orecchie di alcuni, rumori molesti per quelle di altri. Una questione annosa, che puntualmente riaffiora creando problemi di convivenza fra chi ne è disturbato tanto da far fatica a dormire e chi difende i rintocchi, magari anche la notte, perché li ritengono una tradizione importante e da preservare. Di regole in quest’ambito ce ne sono_(volutamente?) poche e dunque eventuali tensioni vanno risolte a livello locale. È quello che sta succedendo - non senza colpi di scena - in questi mesi a Pura, dove chi chiedeva di contenere gli scampanii ha segnato la prima rete ma ha poi subito una pesante rimonta da chi vuole mantenere tutto invariato. O, fuor di similitudine: dopo aver fatto delle concessioni, il Municipio di Pura se le è rimangiate. Cosa è cambiato? Se le persone che chiedevano silenzio erano 44, quelle che si sono mosse per preservare la tradizione si sono rivelate essere 250.
La
vicenda dall’inizio
Torniamo
indietro di qualche mese. A fine 2021 alcuni residenti hanno raccolto delle
firme chiedendo di limitare i rintocchi, in particolare fermandoli di notte e
per le mezz’ore, di limitarsi a battere le ore una volta anziché due. A inizio
gennaio il Municipio aveva preso una decisione di compromesso che aboliva per
un periodo di prova il doppio rintocco delle ore durante la notte.
Curiosamente, il Consiglio parrocchiale era per contro più disposto a venire
incontro alle richieste: «Eravamo pronti al compromesso - si legge nell’ultimo
Bollettino parrocchiale - e all’applicazione dell’articolo tre del regolamento
sulla Legge della Chiesa cattolica e le direttive dalla Curia vescovile
dell’ottobre 2009 (ci torniamo nella scheda a lato). Il Municipio, invece, si è
detto già da subito poco propenso alla richiesta dei firmatari». «Abbiamo
pensato - ci dice ora il sindaco di Pura Matteo Patriarca - che fosse più
facile fare accettare un periodo di prova con restrizioni più contenute e
semmai operare in seguito interventi più drastici, che non proporli subito e
poi dover tornare indietro. Evidentemente però, questo esercizio è fallito
comunque».
«Spiazzati
dalle firme»
Sì
perché in brevissimo tempo sui tavoli del Municipio è giunta una
contropetizione che invitava a non toccare le campane. Contropetizione firmata
da 250 persone che chiedeva di «tutelare le tradizioni locali evitando in
futuro di adottare decisioni contrarie agli usi e costumi della tradizione di
Pura». Tanto è bastato al Municipio per cambiare idea e, nei giorni scorsi,
annullare la risoluzione presa a inizio gennaio. «Siamo
stati abbastanza spiazzati dalle 44 firme - dice Patriarca - e ancora di
più dalle 250. Si tratta di molte persone per una realtà come Pura. Inoltre la
contropetizione è stata firmata da un centinaio di persone che vivono entro
cento metri in linea d’aria dal campanile. Penso che a questo punto stia ai 44
firmatari decidere come procedere. Se si troverà una soluzione che andrà bene a
tutti, ben venga. Spero però che il rintocco delle campane non diventi il
problema di Pura».
Abbassare
il volume
«Siamo
rimasti un po’ sorpresi - ci dice al proposito Lucio Nesta, una delle 44
persone che aveva chiesto di ridurre i rintocchi - dalla velocità con cui è
stata ritrattata la prima decisione. Se ne poteva discutere. Ma non vogliamo
pestare i piedi a nessuno: intendevamo instaurare un dialogo e trovare una
soluzione che potesse andare incontro alle esigenze di ognuno e tutelare la
qualità di vita di tutti. Ora speriamo vi sia ancora spazio per dialogare.
Potremmo ad esempio capire se è tecnicamente possibile abbassare il volume
delle campane la notte, mantenendo i rintocchi».
Intanto,
a Maroggia
Come accennato in entrata, le diatribe sulle campane
sono cicliche. Lo scorso novembre - per citare le ultime - se ne è discusso a
Stabio, e proprio poche settimane fa il Comune di Maroggia ha risolto - dietro
richiesta di alcuni abitanti - di togliere il doppio battito dell’ora, nonché i
rintocchi delle mezz’ore: restano solo i rintocchi che segnano l’ora, giorno e
notte. Da noi contatto, il sindaco Jean-Claude Binaghi riferisce di non avere
al momento ricevuto notizia di ulteriori sollecitazioni sul tema, né in un
senso, né nell’altro.dei
rintocchi ha raccolto in poco tempo 250 firme e ha convinto l’Esecutivo a
mantenere invariata la situazione - A chiedere una riduzione erano invece state
44 persone
Cosa dice la legge: non sono rumori molesti
Il suono delle campane non è considerato alla
stregua di un rumore molesto. In Ticino è normato dal Regolamento della Legge
sulla Chiesa cattolica, dove si legge (articolo 3) che il battito dell’ora e lo
scampanio «non devono arrecare disturbo fra le 21 e le 7». Ma: «Restano
riservate le disposizioni e le convenzioni in uso nelle singole parrocchie». La
Curia, in una direttiva del 2009, come unica eccezione notturna indica «lo
scampanio festoso legato alle tradizioni festive».