Bellinzona

Il nuovo Liceo supera l'esame d'ammissione

Dopo poco più di quattro mesi di lavoro la sede temporanea è stata consegnata oggi agli 800 allievi e al centinaio di docenti - Nel corso dell’estate le incognite sulle forniture non sono mancate: direttore e capoprogetto soddisfatti del trasloco
Sono state settimane impegnative per il direttore del Liceo di Bellinzona Nicola Pinchetti e per i suoi collaboratori. © CdT/Chiara Zocchetti
Simone Berti
29.08.2022 21:20

Un’ampia sufficienza. Che diventa promozione piena se si pensa che fino a poche settimane fa c’erano ancora diverse incognite. Soprattutto la situazione internazionale non ha aiutato: materie prime consegnate col contagocce, l’impiantistica che ha accumulato qualche ritardo, e poi gli imprevisti che come in ogni nuova costruzione non sono mancati sino all’ultimo momento. Al Liceo provvisorio di Bellinzona si tira un sospiro di sollievo: l’esame d’ammissione, per rimanere nella metafora scolastica, è superato. In poco più di quattro mesi è stata messa in piedi la sede provvisoria che ospiterà gli studenti fino a settembre 2025, quando pochi metri più a sud riaprirà l’istituto rimesso a nuovo e ampliato con una spesa che potrebbe sfiorare i 40 milioni di franchi, un progetto di cui si parla da anni. Qui oggi il primo giorno dell’anno scolastico 2022-2023, che ha accomunato il lunedì di oltre 56.000 allievi in tutto il cantone, è coinciso con il battesimo di un complesso tutto nuovo, benché appunto solo temporaneo.

Il ruolo degli insegnanti
Nel pomeriggio abbiamo visitato aule e corridoi insieme al direttore Nicola Pinchetti e all’architetto Giorgio Foiada, capoprogetto per la Sezione della logistica. Pochi gli allievi ancora presenti, segno che la prima giornata era oramai superata. E che prima giornata... Per tutti i quasi 800 iscritti era iniziata in palestra, dove il direttore li aveva accolti a tappe: al mattino prime e seconde, in seguito terze e quarte. A tutti, dopo le informazioni già inviate negli scorsi giorni, sono state nuovamente spiegate le novità e fornite le indicazioni su come muoversi nella nuova «casa», rimodellata in corso di progettazione anche per andare incontro proprio alle richieste di maggior comfort formulate dagli studenti stessi. Intanto ancora oggi gli operai hanno proseguito con gli ultimi lavori, soprattutto all’esterno. Ma il grosso è fatto. Un trasloco riuscito grazie ad un lavoro di squadra e soprattutto ai docenti che durante l’estate si sono dati da fare per ricreare in sostanza la vecchia sede negli spazi nuovi, tengono a precisare i responsabili. Per gran parte del mobilio si è fatto capo a quello già esistente nella vecchia sede, risparmiando il più possibile, ma andava appunto trasferito tutto. Non mancano pile di scatoloni ancora da svuotare, in primis nei laboratori scientifici. Ma come detto il trasloco può dirsi riuscito, anche se secondo il direttore per un bilancio più fedele alla situazione reale occorrerà attendere la fine della prima settimana.

Un mantello termico e fonico
La sede provvisoria è costata 10 milioni di franchi ed il preventivo è rispettato. Si compone di quattro blocchi di due piani ciascuno, formato da ben 450 moduli prefabbricati, componendo un quadrato con al centro un’area verde, che verrà seminata non appena le temperature lo permetteranno. Le temperature, appunto: oggi a Bellinzona sono stati nuovamente raggiunti 29 gradi. Come si stava all’interno? Benone. Tutte le aule sono dotate di condizionatori. E anche laddove gli stessi non erano accesi, l’aria era comunque mantenuta fresca dall’involucro largo 14 centimetri, oltre il doppio dei moduli risalenti a qualche anno fa. Un «mantello» che, garantisce Giorgio Foiada, farà da scudo non solo termico ma pure fonico. Lo stesso faranno i vetri tripli. Le aule sono addirittura più ampie in superficie rispetto a quelle del vecchio stabile. Sono più lunghe anche se leggermente più strette, impedendo la disposizione a ferro di cavallo spesso in uso soprattutto per le materie linguistiche. Ma si sa, non si può avere tutto.

«Una giornata faticosa»
«Sì, è stata una giornata faticosa», riconosce in conclusione Nicola Pinchetti apparendo comunque soddisfatto. Lo abbiamo detto, il primo esame è superato. Altri ne seguiranno, e questo vale anche per l’architetto Giorgio Foiada che ricopre la funzione di capoprogetto pure per la ristrutturazione con ampliamento della vecchia sede: dopo il sì del Gran Consiglio al credito e la licenza edilizia attesi in autunno, i lavori dovrebbero partire all’inizio del 2023. Una nuova sfida per il settore della logistica scolastica.

© CdT/Chiara Zocchetti
© CdT/Chiara Zocchetti
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