Sessa

Il nuovo negozietto nell’edificio all’asta

L’alimentari di paese ha cambiato proprietà negli stessi giorni in cui lo stabile che lo ospita è divenuto oggetto delle attenzioni dell’Ufficio esecuzioni - La nuova gestione ha ricevuto rassicurazioni
Situato nel nucleo storico, con una fontana tutelata a livello locale. ©CDT/CHIARAZOCCHETTI
Federico Storni
21.03.2022 06:00

È ancora oggi proverbiale che la vita nei paesi scivoli via lenta, senza particolari scossoni. E che ogni cambiamento, per quanto minimo, venga molto chiacchierato, in virtù della sua rarità. Non sfugge a questa logica Sessa, dove nelle scorse settimane il negozietto di paese - in cui ha sede anche la Posta - ha cambiato proprietà. Al contempo, si è appreso che l’edificio che lo ospita potrebbe andare all’asta il prossimo ottobre, a opera dell’Ufficio d’esecuzione.

Cosa sta succedendo

Segnali all’apparenza contrastanti, dunque. Ma le due cose, stando a quanto abbiamo appreso, non sono collegate. Il negozio di paese, che si trova nell’edificio ormai da diversi anni, nella sua penultima incarnazione era un po’ in difficoltà, tanto che lo scorso settembre il Municipio di Tresa aveva indetto una serata pubblica per provare a capire se fra la popolazione vi fosse ancora interesse ai suoi servizi. Il proprietario, questa la voce in paese, aveva espresso più volte il desiderio di venderlo, e addirittura fra gli interessati a un certo punto vi sarebbe stato l’ex Comune di Sessa, ma con l’aggregazione che incombeva non è infine sembrato opportuno compiere questo passo. Il negozietto, per inciso, si trova in affitto nell’edificio che potrebbe andare all’asta (valore di mercato stimato dello stabile: 1,3 milioni) e che si compone inoltre di due appartamenti.

La situazione si è sbloccata nelle scorse settimane, con il passaggio di proprietà del negozietto, che ora si chiama la Butega da Sessa. A rilevarlo una persona del posto, la quale ci ha riferito di essere stata messa al corrente della possibilità che l’edificio potesse andare all’asta, e di aver ricevuto alcune garanzie in merito al futuro dell’alimentari. L’impressione è dunque che vi sia fiducia che la situazione possa risolversi. Non sarebbe peraltro strano: non è affatto raro che un’asta per debiti venga revocata perché il debito viene saldato. È anche per questo che dall’annuncio dell’asta al suo svolgimento intercorrono di regola svariati mesi.

Detto ciò, la nuova proprietà del negozietto si è detta piuttosto tranquilla riguardo allo svilupparsi della situazione. La serenità e le certezze totali, però, arriveranno solo quando l’asta sarà effettivamente revocata. È anche vero che, se pure dovesse esserci un cambio di proprietà dell’edificio, il nuovo acquirente non potrebbe stravolgerlo tanto facilmente, in quanto l’immobile è sito nel Piano regolatore particolareggiato del nucleo, cosa che gli dà una tutela accresciuta nel conservarne forme e scopi. Inoltre sulla facciata sud poggia la fontana dei Terrieri, bene protetto a livello locale.

Nell’attesa, la Butega da Sessa si sta comunque dando da fare, ampliando gli orari d’apertura e puntando soprattutto sui prodotti locali. Al momento è impegnata ad esempio nella sostituzione del Fontina: «Il Caseificio Monte Lema produce un formaggio molto simile a un prezzo comparabile: lo stiamo suggerendo ai clienti e se piacerà elimineremo il Fontina».

Le strategie della Posta

Come accennato, nel negozietto trova anche spazio da circa un decennio una filiale postale. La Posta negli ultimi anni sta puntando molto sui partenariati con farmacie e negozi. Ma cosa ne sarebbe del servizio se per qualche motivo il partner dovesse chiudere? «L’imperativo è quello di garantire la continuità del servizio - ci risponde Marco Scossa, portavoce della Posta. - In nessun caso dunque la cessazione di attività del partner deve comportarne la soppressione». Per questo il partner viene scelto con cura: «Deve soddisfare tutta una serie di requisiti, fra i quali, oltre all’accessibilità in termini di orari e posti auto, la forma giuridica e una solidità finanziaria tale da potere garantire l’offerta sul lungo periodo. Per questo sono stati estremamente rari i casi di cessazione dell’attività del partner verificatisi negli ultimi anni, casi che tuttavia non si possono escludere a priori. È stato il caso a Bodio dove, a inizio 2021, abbiamo trasferito l’attività presso un nuovo partner nelle immediate vicinanze, senza interruzione del servizio».