Locarno

Il Parco Balli può rifiorire

Via libera del Consiglio di Stato alla variante del Piano particolareggiato del centro storico – Sotto l'area verde prevista la costruzione di un autosilo con cento posti
La modifica pianificatoria era bloccata da sette ricorsi. © CdT/Chiara Zocchetti
Spartaco De Bernardi
16.01.2025 06:00

Le temperature di questo periodo sono rigide, ma il Parco Balli in Città Vecchia a Locarno si prepara a fiorire. Il Consiglio di Stato ha infatti approvato la variante del Piano particolareggiato del centro storico votata alla fine del 2019 dal Consiglio comunale cittadino. Variante che getta le basi, appunto, per la sistemazione del parco cittadino sotto il quale è prevista la costruzione di un autosilo per un investimento di 4,5 milioni di franchi. Variante che è rimasta bloccata per quasi quattro anni a causa di sette ricorsi presentati al momento della sua pubblicazione avvenuta nel mese di marzo del 2021. Ricorsi che ora il governo ha respinto. A dire il vero, una delle censure è stata parzialmente accolta con una modifica d’ufficio apportata alla variante del Piano particolareggiato del centro storico. È stato infatti codificato nel Regolamento edilizio che la realizzazione del parcheggio sotterraneo è subordinata alla soppressione di 47 parcheggi pubblici nelle strade e nelle piazzette del comparto. Una misura, questa, peraltro già prevista dal Municipio nel rapporto di pianificazione allegato alla variante di PR: proprio grazie alla realizzazione dell’autosilo sotto il Parco Balli si intende infatti riqualificare gli spazi della Città Vecchia.

«Autorimessa giustificata»

Nei loro ricorsi gli oppositori alla variante pianficatoria, che ora hanno la possibilità di appellarsi al Tribunale cantonale amministrativo, sostenevano in sostanza che la realizzazione di strutture del genere risponde ad un concetto ormai superato, in particolare nell’ottica di una politica volta ad incentivare il trasporto pubblico, riducendo quello privato all’interno dei centri urbani. Era inoltre giudicato sufficiente il numero di stalli, coperti e non, già presenti in città di modo che l’autosilo sotto il Parco Balli sarebbe superfluo. Obiezioni che il Consiglio di Stato non ha seguito. «Di regola - premette il governo nella sua decisione - la realizzazione di importanti impianti destinati allo stazionamento di veicoli all’interno dei nuclei storici va evitata così che non vi siano attrattori di flussi di traffico veicolare su strade che poco si prestano a tale funzione». Tuttavia, considerando il fabbisogno di parcheggi pubblici nel comparto «la codifica a PR della nuova autorimessa di 100 stalli (53 per i residenti e 47 di breve durata per l’utenza dei servizi e dei commerci della Città Vecchia, ndr.), con la rispettiva sottrazione dei 47 stalli nel nucleo, è giustificata».

«Traffico, aumento irrilevante»

L’impostazione viaria ed il traffico indotto dal nuovo parcheggio, rileva ancora il governo riferendosi al rapporto di pianificazione, risultano compatibili con la viabilità del comparto: il bilancio complessivo, secondo gli studi eseguiti, ammonterebbe a 180 veicoli al giorno. «Tale aumento è ritenuto irrilevante per la viabilità del comparto» sottolinea il Consiglio di Stato, il quale in conclusione ribadisce che «la variante, con specifico riferimento alla proposta del nuovo autosilo, risponde a un interesse pubblico rilevante e riconosciuto, ovvero la necessità di colmare il deficit di parcheggi pubblici in un’area delicata come il centro storico».