Turismo

Il Park Hotel di Rovio in vendita per cinque milioni

Non ha funzionato il tentativo di rilancio alberghiero della struttura, che è apparsa di recente sui siti immobiliari – Dispone di 57 camere, piscina, ampio giardino e vista spettacolare – L’auspicio degli addetti ai lavori è che riapra
© Gabriele Putzu

«Si tratta dell’unico albergo a Rovio, il quale è ben conosciuto fino ad oltre i confini di Stato. L’albergo dispone di un magnifico parco, il quale offre ai clienti tranquillità e rilassamento durante tutte le stagioni dell’anno e da dove si gode di una vista spettacolare sul lago di Lugano. La bella piscina inoltre promette un po’ di freschezza durante i giorni caldi dell’estate. Per i bambini esiste un parco giochi e un piccolo zoo. L’edificio conta in totale 50 camere (87 letti) nonché 7 camere (14 letti) con entrata separata. La grande e luminosa sala da pranzo con veranda dispone di più di 200 posti ed è ideale per banchetti». Questo, nella sua interezza, il testo che annuncia la messa in vendita per cinque milioni di franchi del Park Hotel di_Rovio, a segnare la fine del tentativo di rilancio della struttura, passata di mano nel 2018. La famiglia Sabino, storica proprietaria, aveva detto di aver ricevuto negli anni oltre duecento offerte per rilevarlo, optando infine per venderlo all’avvocato Ernesto Palomba e a sua figlia. Il legale, nel 2019, aveva poi definito «una batosta» la prima stagione d’apertura, caratterizzata da qualche restauro e «da una perdita di centinaia di migliaia di franchi». Passata la pandemia, la struttura non ha più riaperto e, ora, risulta appunto in vendita (abbiamo cercato di contattare la famiglia Palomba senza successo).

La destinazione è quella

La messa in vendita dell’albergo è notizia fresca. Formalmente, il Municipio di Val Mara non ne ha discusso. D’altronde, trattandosi di una trattativa fra privati, più che monitorare può fare poco. Il sindaco Jean-Pierre Binaghi ci ha confermato che a livello pianificatorio i terreni hanno destinazione alberghiera, dunque se si volesse tramutarlo, ad esempio, in residenze sarebbe necessaria una variante di Piano regolatore. Variante che, oltretutto, dovrebbe essere compatibile con la verifica della contenibilità delle riserve edificabili: un esercizio che il_Comune si appresta a fare.

«Merita di essere rilanciato»

Che l’albergo possa tornare operativo è comunque auspicato da più fronti. Sicuramente da Mendrisiotto Turismo: «La sua chiusura si fa sentire sia sul minor numero di camere a disposizione che di tasse turistiche», dice la direttrice Nadia Fontana-Lupi. Prima di passar di mano nel 2018 l’albergo conteggiava circa 15 mila pernottamenti annui. «Mi auguro che finisca in mano a persone lungimiranti che proseguano l’attività – chiosa la direttrice, – perché una struttura in una posizione così invidiabile e con questa tradizione merita di essere rilanciata per il bene di tutta la regione».

A concorso la bottega di paese

A proposito di strutture che caratterizzano Rovio, il Municipio di Val Mara ha aperto il concorso per «la gestione di un punto vendita di generi alimentari nello stabile comunale ex Bottega, con possibilità di assumere in gerenza un esercizio pubblico (bar) della capienza di 50 posti». Il motivo è che l’attuale gestione della bottega - in carica dal 2017 - ha recentemente dato disdetta. «La clientela c’è – ci fanno sapere i gerenti – ma per noi è un’attività accessoria e con l’inflazione negli ultimi mesi è diventato più complicato tenere tutto aggiornato. Crediamo che ci siano le premesse perché l’attività funzioni anche in futuro, anche grazie all’aggiunta di un bar». Il concorso, infatti, rispetto alla situazione attuale propone di ampliare l’attività creando appunto un bar vero e proprio. Da segnalare che chi dovesse prendere la gerenza erediterà anche l’agenzia postale che ha sede nel negozietto. «Senza bottega a Rovio verrebbe a mancare un punto di ritrovo – afferma il sindaco di Val Mara Jean-Claude Binaghi, – ora vediamo se vi saranno interessati a rilevare l’attività. In questo senso lo sforzo del Comune sarà quello di far pagare un affitto molto basso: speriamo sia di incentivo». Affitto che, come si legge sul bando di concorso, ammonterà a 500 franchi mensili più spese per una superficie di vendita di 180 metri quadrati, più magazzini, celle frigorifere e bagni. Ieri ha avuto luogo il sopralluogo obbligatorio del negozio. Chi vi ha partecipato avrà tempo sino al 26 maggio per inoltrare la propria offerta. 
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