Il passepartout culturale per i giovani ticinesi

Il mondo culturale ticinese ha accolto con entusiasmo l’arrivo dell’Abbonamento Generale cultura nel nostro cantone, in uno Studio Foce gremito di persone. La partecipata conferenza stampa si è tenuta questa mattina a Lugano con numerosi ospiti, tra cui la consigliera di Stato e direttrice del DECS Marina Carobbio Guscetti, la presidentessa del Consiglio Cantonale dei Giovani (CCG) Isabella Ron e, nello spirito dell’iniziativa, il duo ticinese Terry Blue, che si è esibito in un intermezzo musicale. «Oggi è un giorno importante per la nostra associazione: con l’adesione del Canton Ticino, l’AG cultura diventa un’offerta nazionale» ha spiegato la presidentessa di AG cultura Sandra Sabino. Il progetto, che ha l’obiettivo di avvicinare i giovani alla cultura, è nato nel canton Vallese nel 2011 ed è riuscito a espandersi prima nella zona romanda, con l’estensione ai cantoni di Friburgo, Neuchâtel e Giura, e in seguito anche alla città di Berna, nel 2021. Da gennaio, anche il nostro cantone si è aggiunto alla lista: Alceo Crivelli, responsabile del progetto per il Ticino, e Laura Pallù, rappresentante ticinese nel Comitato dell’associazione, sono le voci nostrane del progetto.
Molte le adesioni
L’AG cultura è un pass culturale rivolto ai giovani sotto i ventisei anni valido in tutti i cantoni aderenti al progetto che permette l’entrata gratuita in oltre 300 realtà culturali, tra concerti, festival, mostre e spettacoli. L’abbonamento è acquistabile sul sito dell’associazione (www.agculturel.ch/it), ha una durata di un anno e costa cento franchi. Sulla stessa piattaforma è disponibile anche il formulario per l’iscrizione al registro degli enti affiliati, che è gratuita. Le realtà ticinesi che hanno per ora preso parte all’iniziativa sono più di quaranta, tra cui, per citare qualche esempio: il museo dei fossili del Monte San Giorgio, il Festival internazionale di narrazione di Arzo, gli eventi letterari Monte Verità, il Museo Hermann Hesse di Montagnola e lo stesso Studio Foce, che ha ospitato l’evento di lancio. Per ogni entrata effettuata con un AG cultura, l’associazione versa una somma forfettaria all’ente affiliato.
Al servizio dei cantoni
«L’AG cultura è un vero e proprio strumento al servizio della politica culturale dei cantoni» ha commentato la presidentessa dell’associazione. Assottigliare la distanza tra le nuove generazioni e la cultura attraverso l’abbattimento dei costi significa infatti iniziare a fidelizzare il pubblico di domani. Lo spirito inclusivo che caratterizza il progetto va però oltre un semplice discorso generazionale: l’AG cultura è infatti un’iniziativa capace di creare una rete tra diverse realtà linguistiche e culturali, ticinesi e d’Oltralpe, e promuove così inevitabilmente la coesione nazionale e il plurilinguismo. «È un esempio concreto di unione e valorizzazione della diversità» ha commentato Carobbio Guscetti. Per la buona riuscita di questi ambiziosi obiettivi è però necessaria un’adesione da più fronti: «Un’offerta di questo tipo non può prescindere dalla collaborazione tra istituzioni e realtà culturali, autorità cantonali, comunali e regionali, e strutture che lavorano con i giovani» ha esortato la consigliera di Stato.
Una promozione democratica
Il tema dell’avvicinamento dei giovani alla cultura è una battaglia che già da molti anni è portata avanti in Ticino dal CCG. Tale consesso era riuscito nel 2014, dopo un impegno alla causa durato oltre dieci anni, a ottenere la carta IOSTUDIO, una tessera dello studente elargita a tutti i giovani che frequentano la scuola media o un istituto di formazione del post-obbligo, e che offre degli sconti in ambiti molto disparati, dallo sport fino alla tecnologia. L’abbonamento presentato ieri rappresenta però un salto di qualità: «Si tratta di un’iniziativa di più ampio respiro che si estende anche oltre i confini del nostro cantone e che promuove attivamente e in modo democratico la cultura, poiché è aperta a tutti i giovani, anche se non sono studenti» ha commentato la presidentessa del CCG Isabella Ron.