Il progetto Kessel non decolla: bisogna seguire un'altra pista
C’è un po’ di caos procedurale sul progetto «Abc-Airport Business Corner» promosso dell’imprenditore Dario Kessel, che vorrebbe costruire da anni una struttura alberghiera vicino allo scalo con contenuti, a suo dire, funzionali all’aeroporto di Lugano-Agno. Recentemente il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha respinto il ricorso dell’imprenditore contro la decisione del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) di non entrare in materia sull’approvazione dei piani del progetto. In buona sostanza Kessel si era rivolto al DATEC in quanto riteneva che il contenuto del suo progetto fosse, appunto, «funzionale» al scalo (in questo caso può essere Berna a decidere).
Per i giudici federali, tuttavia, la procedura da seguire era un’altra: la richiesta andava inoltrata al Comune di Agno poiché «il progetto non servirebbe prevalentemente all’esercizio dell’aerodromo e andrebbe, di conseguenza, qualificato quale impianto accessorio, la cui costruzione è sottoposta al diritto cantonale», si legge nella sentenza pubblicata in questi giorni.
Tradotto: il progetto deve seguire il normale iter procedurale, quindi inoltrare una domanda di costruzione al Comune di Agno, che verrà valutata in seguito dal Cantone. Sempre per quanto riguarda i contenuti del progetto, il TAF spiega nella sentenza che «gli impianti devono servire al raggiungimento delle finalità dell’aerodromo secondo la scheda PSIA. Da questo documento non si evince in alcun modo l’esigenza di costruire una struttura alberghiera e di mettere a disposizione degli appartamenti con l’obiettivo di raggiungere le finalità dell’aerodromo. Per questa ragione, le camere d’albergo e gli appartamenti non costituiscono degli impianti d’aerodromo, bensì degli impianti accessori».
Il progetto Kessel, lo ricordiamo, prevede camere tipo E-Hotel, sale conferenze, uffici di compagnie di voli taxi, un bar e uno shop per self catering .