Il caso

«Il Rabadan non dovrebbe essere di tutti?»

Bellinzona, dopo il polverone in seno al comitato scatta l'interpellanza a firma di Brenno Martignoni Polti – Secondo l'ex sindaco la Città dovrebbe studiare nuove modalità
L'ex sindaco Brenno Martignoni Polti durante la cerimonia inaugurale del 2012. © CdT/Archivio
Alan Del Don
10.10.2023 12:00

«Cosa sta succedendo ai vertici di questa manifestazione cardine per la nostra Città con risonanze ben oltre le mura?». Non si parla che di Rabadan, oggi a Bellinzona, anche se all’edizione 2024 mancano ancora quattro mesi. Ma il polverone in seno al comitato, come abbiamo riferito ieri sera, con le dimissioni di due pesi massimi (il vicepresidente Mauro Bissolotti e lo storico membro di comitato Paolo Deprati, entrambi nel consesso da oltre un decennio), continua a tenere banco. Ed ora raggiunge anche il Municipio, visto che Brenno Martignoni Polti (Lega-UDC) ha inoltrato un’interpellanza. Il primo cittadino e re della Lingera di Roveredo chiede all’Esecutivo se non sia il caso di «intervenire per accertarsi della tenuta organizzativa» in vista dei prossimi bagordi che si apriranno giovedì 8 febbraio.

Le domande

E, ancora: «La manifestazione muove poco meno di 200.000 persone e ha un budget attorno ai 2 milioni di franchi. Questo Esecutivo dica come si è attivato, a supporto degli organizzatori, in questa alea polemica, partita da lontano, dato che pure nel 2022 vi furono abbandoni polemici». Secondo Brenno Martignoni Polti, infatti, «al di là di proclami che lasciano il tempo che trovano, per la Città non è forse arrivato il momento di studiare nuove modalità per ancorare e assicurare il nostro carnevale secolare e attualizzarlo a trecentosessanta gradi? Sono già state, ad esempio, prese in considerazione opzioni inedite di “joint venture” tra pubblico e privato? Il Municipio è sicuro che gli appalti e i sottoappalti degli spazi in Città rispecchino una visione moderna e aperta? Da questo profilo vi è una volontà di rivalutazione delle questioni logistiche connesse alle chiusure “poliziesche” delle aree urbane, rendendo la festa un vero momento accessibile a tutti?».  Rabadan, si chiede retoricamente l’ex sindaco della capitale Brenno Martignoni Polti, «non dovrebbe essere di tutte e di tutti, invece che ad appannaggio e sotto il controllo esclusivo di pochi? ».

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