Manutenzione

Il secchio in pista è solo un ricordo

Tetto della pista di Biasca ora a prova di infiltrazioni, più sicurezza pure per gli utenti – Intanto si interviene anche al centro Vallone: «Polo delle Tre Valli anche nello sport»
Giovani leve all’opera nella struttura rinnovata: ieri qui ha svolto il suo primo allenamento stagionale sul ghiaccio anche la prima squadra dell’HCAP reduce dalla presentazione ufficiale di domenica. (Foto Reguzzi)
Simone Berti
30.07.2019 06:39

BELLINZONA - L’11 agosto di un anno fa aveva fatto discutere, e sorridere, quel secchio posto sul ghiaccio della pista di Biasca durante un incontro amichevole tra i padroni di casa dei Rockets e l’Hockey Club Ambrì-Piotta. Per tutto il match il secchio era rimasto lì, accanto a una delle due porte, per raccogliere l’acqua che gocciolava dal tetto della Raiffeisen BiascArena inaugurata nel 1992 e da allora già sottoposta a importanti interventi di manutenzione. Alla fine i Rockets erano caduti alla distanza per 7-4, concedendo ai cugini biancoblù la vittoria nella prima uscita sul ghiaccio di una stagione che si sarebbe poi rivelata molto positiva per i ragazzi del coach Luca Cereda. Ma la notizia, appunto, era diventata l’imbarazzante secchio. Le infiltrazioni di acqua dal «cappello» della pista biaschese erano note da un po’, ed erano già state sperimentate in altri eventi senza ghiaccio. Il Comune ha dunque dovuto metterci una pezza, e che pezza, prevedendo lavori per complessivi 2 milioni e 250.000 franchi, di cui poco più di un milione coperto da sussidi statali. Il grosso è rappresentato appunto dal tetto, con 1,8 milioni. Ebbene, il cantiere principale si è concluso negli scorsi giorni e ieri è stato ancora l’HCAP a battezzare la sistemazione e la ripresa delle attività, per il primo training in pista della nuova stagione, dopo settimane di fatiche a secco e all’indomani della presentazione ufficiale alla Valascia. «I lavori di manutenzione e di messa in sicurezza effettuati erano indispensabili e garantiscono il futuro di un’infrastruttura sportiva apprezzata e che non ha nulla da invidiare ad altre realtà della Lega nazionale B» spiega il capo del Dicastero Sport e tempo libero del Municipio di Biasca Joël Rossetti, che conosce bene la materia essendo lui stesso hockeysta. La pista è ora già attiva a pieno regime 7 giorni su 7, tra hockey e pattinaggio artistico. In contemporanea ha riaperto pure il ristorante. Fra gli utenti, anche questa stagione vi sarà ovviamente la squadra dell’Hockey Club Biasca Ticino Rockets che militerà nel campionato di Swiss League. Molto presente anche l’HCAP, in particolare col settore giovanile.

Balaustre antishock
Per quanto concerne la sicurezza degli utenti, sono state sostituite le balaustre con un nuovo modello antishock che offre prestazioni di assorbimento degli urti secondo quanto richiede la Federazione svizzera di hockey. È così ridotto il rischio di commozioni celebrali rispetto alle tradizionali balaustre rigide. Sono inoltre stati completati i lavori previsti per la messa in sicurezza generale della struttura. «Gli interventi sono dunque stati dettati da ragioni sia logistiche che sportive».

Fotovoltaico in arrivo
L’investimento non è però concluso. Per settembre il progetto verrà infatti completato con la posa di un impianto fotovoltaico da parte della Società elettrica sopracenerina (SES) e dell’Azienda elettrica ticinese (AET). «Questa realizzazione fornirà un contributo tangibile allo sviluppo e all’utilizzo delle energie rinnovabili e anche nell’ambito di certificazione di Città dell’Energia» sottolinea il municipale. Approssimativamente il 30% del fabbisogno annuale di energia elettrica dell’edificio verrà così coperto dall’autoconsumo, mentre una piccola parte di produzione verrà ritirata da SES/AET e commercializzata. Sarà il più grande impianto simile delle Tre Valli.

Pista di atletica OK
Ma non di solo hockey vive lo sport biaschese. E nell’ambito di un discorso più generale di investimenti nell’ambito delle infrastrutture, al Vallone è in corso il rifacimento completo della pista di atletica, come fatto al Comunale di Bellinzona. La spesa è di un milione, a cui vanno aggiunti gli interventi agli spogliatoi che dovrebbero concludersi per novembre. In questo modo, sottolinea ancora Joël Rossetti, Biasca vuole configurarsi come polo delle Tre Valli anche a livello sportivo. E proprio sul tema è in corso uno studio in collaborazione con la SUPSI.