Trasporti

Il secondo centenario delle FART inizia con otto nuovi treni

Completo rinnovamento della flotta per le Ferrovie autolinee regionali ticinesi con un investimento di 100 milioni di franchi - I moderni convogli realizzati dall’azienda Stadler entreranno in servizio l’anno prossimo sia per il servizio regionale, sia per quello internazionale
Il fatidico taglio del nastro al deposito di Ponte Brolla. ©Ti-Press/Samuel Golay
Spartaco De Bernardi
10.10.2024 16:15

Madonna del Sasso, Piazza Grande, Ghiridone, Comino, Città Vecchia, Rasa, Isole di Brissago e Bordei. Sono questi i nomi degli otto nuovi elettrotreni della Centovallina che saranno in circolazione dall’anno prossimo. Nomi che sono stati scelti dal pubblico nell’ambito di un concorso promosso dalle Ferrovie autolinee regionali ticinesi (FART) e che segnano il forte legame che l’azienda di trasporto ha con il territorio che serve con la linea ferroviaria della Centovallina. Il primo convoglio è stato consegnato dalla Stadler Bussnang AG lo scorso mese di settembre. «Parcheggiato» nel deposito-officina delle FART a Ponte Brolla, ha subito attirato l’interesse degli abitanti della zona e dei turisti. E proprio a Ponte Brolla oggi, giovedì, si è svolta la cerimonia che, con l’inaugurazione appunto del primo degli otto nuovi treni, segna l’inizio del rinnovamento della flotta per il servizio regionale Locarno-Intragna-Camedo e per quello internazionale Locarno-Domodossola.

Più posti a sedere

L’investimento non è indifferente: nel complesso ammonta a 100 milioni di franchi. «Si tratta di un traguardo storico per la Ferrovia Vigezzina-Centovalli, che proprio quest’anno celebra i suoi primi 100 anni di attività», ha rammentato il presidente delle FART Paolo Caroni. «I nuovi treni - ha proseguito Caroni - sono stati progettati per rispondere alle esigenze di una clientela sempre più diversificata: offrono infatti spazi riservati alle famiglie con aree dedicate per passeggini e carrozzine, servizi attrezzati per i piccoli viaggiatori e aree accessibili a che si sposta in sedia a rotelle». Per i più sportivi, inoltre, è stato introdotto il trasporto di biciclette con la possibilità di caricarne fino a 3 o 4 su ogni treno. I nuovi convogli offrono poi una maggiore capacità di posti a sedere, che variano da 109 a 142. Ma non è ancora tutto: il sistema di informazione a bordo è dinamico e avviene in tempo reale «Il viaggio a bordo dei nuovi convogli sarà più efficiente e sicuro, mentre la gestione della flotta sarà più flessibile», ha affermato Caroni, rammentando come tutto ciò è stato reso possibile grazie al sostegno di Confederazione e Cantone.

Aumento dell’offerta dal 2027

«L’esperienza ci insegna che il nuovo materiale rotabile stimola l’utenza ad utilizzare le linee del trasporto pubblico. Il rinnovo della flotta della Centovallina è dunque di buon auspicio in vista dell’aumento dell’offerta previsto con il cambio d’orario del 2027», ha sostenuto il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali, augurando alle FART un pieno successo per il secondo centenario della sua storia. «Nel traffico regionale viaggiatori - ha dal canto suo sottolineato Martin von Känel, capo delle Divisione finanze dell’Ufficio federale dei trasporti - le FART sono una delle poche ferrovie a scartamento metrico che forniscono un collegamento transfrontaliero. La messa in circolazione degli otto nuovi treni, insieme all’adeguamento delle stazioni, garantirà un servizio più moderno e di qualità a fronte dell’aumento dell’utenza registrato negli ultimi tempi».

Progetto partito quattro anni fa

«Anche noi svizzero tedeschi conosciamo bene la Centovallina. In molti vi siamo saliti a bordo da piccoli insieme ai nostri genitori o ai nostri nonni per un’escursione in una delle valli più suggestive del Locarnese», ha ricordato Florian Weiss, che per la Stadler Bussnang AG ha seguito passo dopo passo la progettazione e la costruzione dei nuovi convogli. «Si tratta di treni costruiti su misura e unici. La loro progettazione è stata avviata quattro anni fa ed ora siamo qui ad inaugurare il primo convoglio che presto sarà in servizio». Costruiti in Svizzera per la Svizzera, ha concluso Weiss, i nuovi treni si presentano con un «design armonioso che riflette il paesaggio in cui circolano».