Confine

Il sequestro più strano alla dogana di Chiasso? La copia della Ferrari di Niki Lauda

Tra droga, contanti, merce contraffatta e alimenti non dichiarati, il colonnello Michele Donega, comandante provinciale della GdF di Como, ricorda la scoperta del novembre 2021 che lasciò senza parole i suoi collaboratori
© GdF (novembre 2021)
Red. Online
17.01.2025 15:00

Merce contraffatta, medicamenti, alimenti non dichiarati, fuochi d'artificio, contanti, oggetti di lusso. Ma anche droga, un pitone vivo nell’autotamburi in pelle di rettilesigari cubani. Al confine tra Svizzera e Italia si vede di tutto. Anche un titolo di credito obbligazionario emesso dal Regno di Romania nel 1929 del valore di quasi 80 milioni di dollari. Anche il CdT, sul sito e sul giornale, riferisce dei casi più «curiosi» o «eclatanti» segnalati ai media dall'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) e dalla Guardia di Finanza italiana. E, a volte, alla frontiera si vede davvero di tutto.

Lo ha confermato, in un'intervista a fanpage.it, il colonnello Michele Donega, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Como. Il quale classifica i beni sequestrati in due macro categorie: oggetti e sostanze intrinsecamente illegali – armi, droghe, merci contraffatte –, e beni di valore superiore alle franchigie consentite (introdotti illegalmente senza il pagamento dei dazi doganali previsti).

Donega ricorda quando, nel novembre del 2021 alla dogana di Ponte Chiasso, da un controllo è saltata fuori la replica di una Ferrari F1 Niki Lauda (1975), poi risultata contraffatta. I funzionari dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli (ADM) e i militari della Guardia di Finanza avevano sottoposto a controllo un automezzo diretto in Svizzera. La descrizione della merce contenuta nei documenti doganali – «modello show car in vetroresina» – aveva fatto sorgere nei funzionari il sospetto di una possibile violazione della normativa in materia di contraffazione, rinforzato dall’esiguità del valore dichiarato e dal fatto che l'esportatore non risultava un professionista del ramo, ma un muratore. La riproduzione, dotata di motore elettrico e funzionante, aveva caratteristiche del tutto similari a quelle di una Ferrari originale e, in particolare, era stata rilevata la presenza della scritta «Ferrari» all’interno del contagiri posizionato sul cruscotto. Questo senza che la casa di Maranello (coinvolta nei controlli) avesse concesso l'autorizzazione a realizzare la replica e l'uso del marchio registrato. Era scattato così il sequestro del mezzo e la denuncia dell'uomo, originario della Romania e residente in provincia di Monza e Brianza.

Il colonnello a comando della GdF di Como parla poi della «fantasia dei trafficanti» che nascondono sostanze, valuta e prodotti illegali nei modi e nei luoghi più disparati: scatole di detersivi, lattine di bibite, elettrodomestici, scatole di biscotti, in doppi fondi all’interno delle vetture. Le organizzazioni criminali più strutturate utilizzano il «metodo della staffetta»: un'auto supera per prima la dogana per verificare la presenza di pattuglie e avvisa «il collega» che trasporta la merce illegale.

«Con i colleghi svizzeri vi è una quotidiana e proficua collaborazione in termini sia operativi, ai valichi di frontiera, sia di scambio informativo, tramite il Centro di cooperazione di polizia e dogane di Chiasso, organismo interforze in cui operano le forze di polizia e le amministrazioni doganali dei due Paesi», conclude infine Donega.

Il bilancio 2023 dell'UDSC

Ogni giorno circa 2,2 milioni di persone, 1,1 milioni di veicoli e 21.000 autocarri attraversano il confine svizzero. A questi si aggiungono le migliaia di tonnellate di merci provenienti da tutto il mondo che vengono importate in Svizzera o che vi vengono fatte transitare verso altri Paesi, oltre che i prodotti svizzeri esportati all’estero.

Il bilancio dell'anno appena trascorso non è ancora disponibile, ma l'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini ha così riassunto «una giornata al confine svizzero» del 2023:
- entrate per 65 milioni di franchi;
- 74 prodotti contraffatti;
- 62 persone ricercate o segnalate per l’arresto;
- 5 documenti d’identità;
- 12 armi vietate;
- 1 kg di stupefacenti;
- 137 soggiorni illegali;
- 22 invii contenenti medicamenti o preparati dopanti;
- 26 autocarri con lacune.

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