Capriasca

Il sintetico del campo di Tesserete è di nuovo un grattacapo

Ad appena quattro anni dalla sostituzione del vecchio manto, a Tesserete si deve rimettere mano al terreno da gioco - Bocciato il test per il rinnovo dell'omologazione a causa di difetti di posa
©CdT/Chiara Zocchetti
Federico Storni
06.11.2024 06:00

C’è un filo di preoccupazione in Capriasca riguardo al «nuovo» campoo da calcio, perché restano pochi mesi per (ri)omologarlo. In estate è infatti emerso che il manto sintetico non rispettava già più gli standard necessari. L’auspicio del Comune è di svolgere i lavori di ripristino durante la pausa invernale dei campionati. Nel caso non si dovesse riuscire entro febbraio sarà necessaria una nuova e non per forza scontata proroga dalla Federazione ticinese di calcio. C’è, in altre parole, un rischio quantomeno teorico che le squadre dello Stella non possano concludere i gironi di ritorno dei rispettivi campionati giocando sul «loro» campo.

Il problema

Il problema è emerso nella sua interezza la scorsa estate, e per il Comune è un brutto déjà vu, in quanto l’attuale manto sintetico è stato posato solo quattro anni fa, per ovviare a una situazione di deroga che concerneva lo stato del sintetico precedente. I problemi questa volta sarebbero legati alla posa del manto, come ha precisato il Municipio nel rispondere a un’interpellanza di Arnoldo Storni al proposito. Nella risposta viene in particolare citato il rapporto della ditta incaricata di effettuare i test per l’ottenimento dell’omologazione, che recita: «L’installazione non è eseguita a regola d’arte in quanto vi sono difetti su tutto il campo riconducibili alla fase d’installazione, principalmente relativi al distanziamento dei teli in fase di posa», cosa che fra l’altro crea «una potenziale pericolosità per inciampo per i tacchetti delle scarpe dei giocatori». «Stiamo lavorando - spiega il Municipio - in stretta collaborazione con ditte specializzate e il Consorzio che si è occupato della realizzazione e posa del campo per garantire che vengano eseguiti i necessari interventi per ottenere l’omologazione».

Le incognite

Possibile disagi alle squadre di calcio a parte - gli allenamenti di solito riprendono già verso fine gennaio - il cruccio è l’eventuale impatto finanziario di questo imprevisto sulle casse comunali, di cui per ora nulla è noto. Dati i tempi stretti (i campionati si fermano fra un paio di settimane) a breve se ne saprà di più, ma per ora è un punto di domanda che si aggiunge a quello noto relativo al risanamento della piscina, che nel recente Preventivo per l’anno in arrivo (si veda l’articolo a lato) viene descritto come l’unico vero cantiere aperto e come capace «di condizionare in modo determinante gli investimenti del quadriennio. Entro fine anno dovremmo disporre degli elementi necessari per valutare le opzioni possibili».