La situazione

Il temporale di stamane nel Sottoceneri visto dal satellite

La parte superiore della nube temporalesca, l'incudine, si è allargata fino a un diametro di circa 200 chilometri ha spiegato MeteoSvizzera – Accumuli: nelle ultime 24 ore caduti 70,9 millimetri a Coldrerio e 61,8 a Stabio
© MeteoSvizzera
Red. Online
12.07.2024 12:00

«Il problema principale di queste prime linee temporalesche è stato il vento che ha colpito tutto il Sottoceneri con raffiche che hanno superato i 100 km/h portando alla caduta di alberi». Così, stamane, da noi contattato, Luca Nisi di MeteoSvizzera. Il maltempo che, in queste prime ore, ha colpito in particolare Luganese e Mendrisiotto ha provocato alcuni danni e, verrebbe da dire, i soliti disagi alla circolazione. «Le precipitazioni sono state intense soprattutto nel Mendrisiotto dove si sono registrati accumuli che hanno superato i 30 millimetri in una ventina di minuti». A proposito di accumuli, nelle ultime 24 ore il record, stando ai dati pubblicati proprio da MeteoSvizzera, spetta a Coldrerio (70,9 millimetri) e Stabio (61,8).

I fenomeni a cui abbiamo assistito alle prime luci dell'alba, dicevamo, dovrebbero continuare anche nelle prossime ore. «In questo caso non siamo confrontati con una linea temporalesca che a livello regionale rimane stazionaria per cinque o sei ore, bensì lungo tutto l'arco della giornata assisteremo al passaggio continuo di gruppi di temporali che andranno a interessare un po' tutto il cantone» le parole di Nisi. «I fenomeni di maggiore intensità dovrebbero continuare a manifestarsi soprattutto nel Ticino centro-meridionale». L'allerta di grado 4 per forti temporali, di riflesso, rimarrà dunque in vigore per tutto il giorno.

Rimanendo a quanto accaduto stamane, anche le immagini dal satellite Meteosat certificano, se ci passate l'espressione, la violenza del temporale transitato sul Sottoceneri. La parte superiore della nube temporalesca, l'incudine, si è allargata fino a un diametro di circa 200 chilometri. La luce radente del sole appena sorto, ha scritto MeteoSvizzera sui propri canali social, ha messo in evidenza quello che in gergo si chiama overshooting top, ovvero la parte più intensa del temporale con le correnti ascensionali più forti che si inoltra in parte nella stratosfera, oltre alle onde di gravità sulla superficie superiore della nube. 

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