San Gottardo

«Il traffico per ora non preoccupa, ma se dovesse nevicare...»

Il portavoce del Touring Club Svizzero Massimo Gonnella parla di «situazione nella norma pur nella sua eccezionalità» – Le cose cambierebbero tuttavia in caso di chiusura prolungata del tunnel stradale
© Rescue Media
Marcello Pelizzari
11.09.2023 11:00

Il tunnel stradale del San Gottardo è chiuso. Soprattutto, rimane chiuso. Complice una crepa di venticinque metri formatasi nella soletta intermedia. «E di previsioni – dice il portavoce del Touring Club Svizzero Massimo Gonnella – al momento non possiamo farne». Già, mentre scriviamo queste righe l’Ufficio federale delle strade, l’USTRA, non ha più aggiornato sulla situazione all’interno della galleria. «Dobbiamo prima capire, da un punto di vista tecnico, qual è il problema. E poi conoscere i tempi previsti per la messa in sicurezza della galleria e la riapertura al traffico».

L’impressione, diffusa, è che la chiusura potrebbe protrarsi anche oltre la giornata odierna. Se del calcestruzzo si stacca dal soffitto e finisce sulla carreggiata, d’altronde, sono necessarie analisi approfondite. Sia nel punto in cui si è verificato il problema sia nelle altre zone del tunnel. Detto ciò, il TCS per ora non rileva particolari problemi a livello di circolazione. «Non risultano colonne oltre al normale, sempre che possiamo parlare di normalità in un contesto simile» prosegue Gonnella. «La situazione rimane eccezionale, ma almeno le vacanze nella maggior parte dei Paesi europei sono terminate e, di riflesso, c’è meno gente in giro. È ripreso, questo sì, il traffico commerciale. Le vie alternative sono note: il passo del San Gottardo o l’A13 del San Bernardino. Per chi dovesse recarsi a ovest, c’è anche il Sempione. E, ancora più in là, il Monte Bianco dove per fortuna sono stati rimandati i lavori».

Un minimo di preoccupazione, invero, c’è. Se è vero che «a Ginevra, dove mi trovo, oggi sono previsti 30 gradi» è altrettanto vero che «le temperature si abbasseranno presto». Tradotto: la neve, prima o poi, farà capolino sul passo del San Gottardo. «Il problema, ora, non è acuto. Ma potrebbe diventarlo nelle prossime settimane. Soprattutto considerando la contemporanea chiusura del tunnel di base ferroviario e, pensando all’insieme dell’arco alpino, i problemi legati al Frejus, in termini di viabilità possiamo dire che siamo in un momento piuttosto precario».

In qualità di Touring Club Svizzero, chiosa Gonnella, «la sola cosa che possiamo fare è dare le corrette informazioni agli utenti della strada, spiegando loro quali sono le alternative migliori per andare da sud a nord e viceversa. Per capire come muoverci, anche noi, dobbiamo aspettare l'USTRA, che è responsabile del tunnel stradale del San Gottardo anche da un punto di vista ingegneristico».