Mobilità

«Il traffico quest'estate? Sarà una tempesta perfetta»

Secondo Bruno Storni, la stagione dei viaggi rischia di essere caldissima a causa di alcuni lavori concomitanti su linee ferroviarie e stradali - Dall’interruzione della Domodossola-Milano sino alla manutenzione del tunnel dell’Arlberg, tutto potrebbe portare a ripercussioni - USTRA è prudente
©Chiara Zocchetti
Paolo Galli
13.05.2024 06:00

Usciamo da un lungo weekend di traffico da record, sulle nostre strade, con punte fino a 20 km di colonna al San Bernardino. Ma non siamo che all’inizio di una altrettanto lunga stagione. Con il consigliere nazionale Bruno Storni, siamo partiti per esempio dalla questione dell’interruzione, prevista per la prossima estate, della linea Domodossola-Milano. Ma poi siamo finiti a parlare anche di altre situazioni, che potrebbero rivelarsi imbarazzanti - nel complesso - in vista dei mesi caldi del traffico autostradale. Una sorta di tempesta perfetta? «Eh sì», ha risposto il deputato socialista. «Partiamo dalla chiusura, dal 15 aprile fino al 22 novembre, del tunnel autostradale dell’Arlberg, in Austria, per una grande manutenzione. Tale chiusura riverserà traffico sull’asse del San Gottardo e su quello del San Bernardino, in particolare dalla Germania occidentale verso il nord est dell’Italia, Slovenia, Croazia. A questo, si aggiunge per l’appunto la chiusura, per tre mesi, dal 9 giugno, della linea ferroviaria Domodossola Milano. E inoltre rimarrà chiusa la linea ferroviaria del Frejus per una frana. Soprattutto a causa dei primi due eventi avremo più traffico stradale di transito in Ticino, sì». Come se non bastasse il «solito» traffico - lo abbiamo appena visto -, oltre ai problemi avuti nell’ultima annata con il tunnel ferroviario del San Gottardo.

«Qualcosa è andato storto»

Per quanto riguarda la linea Domodossola-Milano, l’unica alternativa suggerita è rappresentata da un bus. Come sottolinea Storni, tale bus rimarrà ostacolato dal forte traffico estivo sulle strade italiane, in particolare attorno a Milano. «Si dovrebbe poter deviare il collegamento ferroviario sulla linea Orta-Borgomanero-Novara, è quanto abbiamo suggerito come commissione dei trasporti del Nazionale, ma sembra ci siano problemi di interoperabilità dei sistemi di controllo e sicurezza tra gli Eurocity». La linea di Borgomanero sarebbe stata una soluzione «naturale» al problema. «La Confederazione, quando aveva concordato l’opera con l’Italia, sulla tratta di Stresa, finanziandola con 130 milioni di franchi, avrebbe dovuto chiedere in contropartita l’interoperabilità dei convogli Eurocity per la linea di Borgomanero». Storni ha proposto un intervento da parte della Commissione trasporti del Nazionale, ma si è ritenuto «fosse troppo tardi per intervenire su una linea italiana, oltretutto a causa di lavori richiesti dalla Svizzera. Abbiamo provato a trovare una soluzione coinvolgendo autorità delle province e regioni italiane toccate dalla chiusura, ma ormai il danno sembra fatto. Il problema è che questa estate, in Italia ma anche in Germania, verranno chiuse, completamente, molte tratte ferroviarie per manutenzione». In Svizzera, fa notare ancora il parlamentare, «le FFS riescono a lavorare su linee in esercizio, magari chiudono alcune finestre temporali, ma mai tre mesi di fila. Un altro modo di lavorare». Storni riflette: «Non riesco a capire. I lavori erano programmati da anni e finanziati dalla Confederazione, si doveva considerare il traffico passeggeri. Ma ho sempre più l’impressione che si pensi troppo alle merci. Qualcosa è andato storto».

USTRA è prudente

Bruno Storni è presidente della sezione della Svizzera italiana dell’ATA (Associazione traffico e ambiente). Gli chiediamo se sia preoccupato dalla facilità con cui si pensa ancora alle strade come immediate alternative alla ferrovia. Può sembrare un atteggiamento superficiale da parte della politica dei trasporti, specie oggi, nel 2024. «Sì, in questo caso le ferrovie hanno troppo facilmente scaricato i passeggeri sulla strada, proprio quando sono già sovraccariche per il traffico turistico, e quando sarebbe invece il momento di potenziare l’offerta ferroviaria. Ma sulle strade non ci sono grandi problemi di interoperabilità, problemi che invece rendono il traffico ferroviario internazionale complesso, e a volte lo bloccano completamente. Tra l’altro, le FFS negli ultimi anni hanno migliorato e flessibilizzato l’offerta proprio per trasportare più vacanzieri e sgravare le strade. Incomprensibile che, proprio ora, si fermino per tre mesi quegli Eurocity su Milano». In tutti i casi, USTRA - da noi sollecitata - non si aspetta un aumento «significativo» del traffico causato dai vari lavori su scala internazionale. Il portavoce nazionale, Lorenzo Quolantoni, aggiunge: «È difficile quantificare gli effetti dei trasferimenti tra ferrovia e strada. Basiamo le nostre previsioni di traffico sui dati accumulati negli ultimi anni, sulle vacanze in Svizzera e nei Paesi limitrofi e su tutti i fattori prevedibili, come i lavori stradali. I fattori imprevedibili, come il tempo, possono avere un’influenza significativa. Lo abbiamo sperimentato durante le ultime vacanze di Pasqua, quando il tempo è stato cattivo al sud: abbiamo registrato quest’anno meno traffico del previsto».

Gottardo, come da programma

Tornando alla Domodossola-Milano, il portavoce delle FFS, Patrick Walser, specifica che «l’interruzione del traffico ferroviario è dovuta a una serie di cantieri su lato italiano ad opera di RFI, non di FFS. FFS, insieme a Trenitalia, ha messo in atto quanto possibile per andare incontro alla clientela e minimizzare il più possibile i disagi». RFI sta effettuando lavori di ammodernamento sulla linea Domodossola-Milano. L’obiettivo di questi cantieri è di «ampliare il corridoio di quattro metri sulla tratta, a vantaggio del traffico merci transalpino». La tratta Arona-Stresa sarà chiusa fino all’8 settembre. I treni EC tra Domodossola e Milano saranno soppressi. «Trenitalia metterà a disposizione un servizio di bus sostitutivo tra Domodossola e Milano, ma con tempi di percorrenza più lunghi e una capacità ridotta». Inoltre, dal 9 al 30 agosto, sarà chiusa la sezione Iselle-Domodossola sulla tratta Briga-Domodossola. «Circoleranno treni navetta tra Briga e Iselle e autobus sostitutivi tra Iselle e Domodossola e tra Domodossola e Milano. Anche in questo caso aumenteranno i tempi di percorrenza». Dal 9 giugno all’8 settembre, le FFS e Trenitalia metteranno a disposizione un servizio di bus sostitutivo tra Ginevra (con fermata intermedia a Losanna) e Milano tre volte al giorno in entrambe le direzioni. Come sottolinea Walser, «questo viaggio comporterà un aumento dei tempi di percorrenza di circa due ore». E sul tunnel di base del San Gottardo? «I lavori procedono come da programma».

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