Il trenino scalda i motori per la stagione più «generosa»

In questa occasione non è stato possibile confermare se sia vera o meno la storia che narra che dal Generoso si vede la madonnina d’oro del duomo di Milano. Ieri, giorno della conferenza stampa in vetta, la foschia nascondeva la Pianura Padana da un lato, e la catena alpina dall’altro. Ma i belvedere sui paesaggi sottostanti erano ben apprezzabili mentre nella sala conferenze del Fiore di pietra veniva presentata la stagione estiva della Ferrovia Monte Generoso (FMG).
Eventi per tutti
In apertura della conferenza stampa, la responsabile media Viviana Carfì ha riportato due dati riguardanti la stagione invernale appena conclusa: «Più 11% di affluenza e +25% di fatturato rispetto all’inverno precedente». Da notare che si tratta del secondo anno in cui le proposte della FMG non si fermano per la stagione fredda, con corse a regime ridotto su e giù lungo la cremagliera durante i fine settimana.
Per la «stagione alta» – che debutterà ufficialmente il weekend del 3-4 maggio – continuano gli eventi a largo raggio proposti dalla FMG, suddivisi fra i quattro «prodotti» della società: il campeggio a Melano, il treno a cremagliera, il Buffet Bellavista e il Fiore di pietra con i suoi due ristoranti self-service e à la carte. Fra le proposte, che non si rivolgono per niente esclusivamente ai forestieri, ci saranno una mostra gratuita e aperta al pubblico dell’artista Andrea Ravo Mattoni, aperitivi in terrazza, laboratori di casearia con Rita Laudato, cene con degustazioni di vino, street food sul lago, serate musicali e molto altro. Come novità ci saranno un evento di porte aperte agli uffici della FMG a Capolago assieme ai macchinisti e il ritorno delle corse sul treno d’epoca a vapore.
Una promozione durante il mese di aprile, per festeggiare i 100 anni di Migros –proprietaria della società tramite il percento culturale– permette inoltre di acquistare alcuni biglietti al prezzo del secolo scorso: 13 franchi.
A tutto “green” e tecnologia
Dalla vetta del Generoso, il San Salvatore appare piccolo. La concorrenza fra vette sul Ceresio è stata ammorbidita da una nuova App che mette in relazione in maniera ludica le diverse cime che si affacciano sul lago di Lugano. Sviluppata dagli enti turistici del sottoceneri, «I Tesori delle vette» mira a «incentivare in particolare i visitatori residenti», per contemplare i panorami dalle diverse prospettive sui fondovalle.
La FMG ha inoltre lanciato un nuovo prodotto culinario in collaborazione con Erbe Ticino: la tisana Monte Generoso che fra le varie erbe contiene anche la stella alpina. Non quella selvatica, «che è protetta», ma una pianta coltivata ad Arogno e anche di fianco al Fiore di pietra. E riguardo all’impegno «green» della società, è stato annunciato che la FMG ha ottenuto il massimo livello della certificazione di Svizzera turismo Swisstainable, diventando al contempo ambasciatrice ticinese del marchio. A presentare le novità 2025 e i traguardi raggiunti sono state Chiara Brischetto e Carolina Russbach, rispettivamente responsabile comunicazione e sostenibilità e responsabile marketing e comunicazione digitale.
L’inserimento nel paesaggio
Sul treno, ieri, dopo aver oltrepassato la faggeta che fa da cornice al Buffet Bellavista, era difficile non pensare al concetto di «panoramizzazione» del paesaggio. Avevamo appena visitato gli interni ristrutturati del ristorante della stazione intermedia, con locandine della Belle époque appese sulle pareti. Lungo i binari sulle cenge la salita in treno era dolce e dagli altoparlanti si sentiva una musica leggera in sottofondo di fisarmoniche e canti in dialetto del km 0. Attraverso i finestrini della ferrovia, le risorse economiche territoriali erano diventate oggetto di contemplazione: da un lato i vigneti terrazzati della Val Mara, dall’altro i pascoli ondulati su creste impervie del Bisbino e di Pianspessa. Come confermato dalle rappresentanti della società, l’impegno a trasferire la contemplazione dagli occhi al palato all’interno dei ristoranti della FMG è tangibile, «fra le offerte gastronomiche vengono proposti e valorizzati prodotti della regione». E la carta dei vini del Fiore di pietra è composta interamente da vini ticinesi.