Il vigneto di Lugano sembrava interessare, ma l'offerta è una sola
Se parlare di delusione è probabilmente eccessivo, non lo è ricorrere al concetto di sorpresa. Era questo l’umore prevalente ieri presso la Divisione spazi urbani di Lugano, all’apertura delle offerte per prendere in gestione per il prossimo decennio il vigneto cittadino sito sul pendio a monte del Lido San Domenico. E questo perché, a fronte di quello che pareva un forte interessamento nel mese di concorso, con diverse richieste d’informazione, alle fine di offerta ne è arrivata solo una. Quella della Fattoria Moncucchetto, che a questo punto - premesso che la sua proposta verrà ritenuta conforme - ha la strada spianata per ottenere la gestione dell'appezzamento. Ieri l’appuntamento era esclusivamente per l’apertura delle offerte, senza entrare nel merito della loro bontà: per quello ci sarà tempo nelle prossime settimane, fino all’eventuale aggiudicazione.
Qualcosa è andato storto?
La decisione di Lugano di smettere di gestire in proprio il vigneto comunale era una delle prime misure di risparmio decise dalla Città, per un contenimento annuo delle spese stimato in 15.000 franchi. Creato nel 1986 e portato a 0.61 ettari nel 1998, mediamente permette di ricavare 1.500 bottiglie di Merlot, poi tendenzialmente date a mo’ d’omaggio in diverse situazioni istituzionali. Il bando di concorso era stato aperto un mese fa, e la notizia, oltre che fra gli addetti ai lavori, aveva in generale suscitato molta curiosità. Poi, ieri, la mezza doccia fredda. i prossimi giorni saranno quindi anche quelli in cui la Città dovrà capire se è andato storto qualcosa e, nel caso, cosa. Nel bando si chiedeva che il responsabile dell’azienda agricola non avesse più di 55 anni, e uno dei criteri principali era una proposta di gestione da spiegare in una relazione tecnica. Non bastava, insomma, dire: «Ci penso io».
Chi è l’unico candidato
In tutto questo, appunto, si è fatta avanti unicamente la Fattoria Moncucchetto, la quale vinifica da oltre cinquant’anni e, sul proprio sito internet, spiega di «trasformare solo uve dei propri vigneti». Sita al confine tra Lugano e Sorengo, l’azienda nell’ultimo ventennio ha ampliato la propria produzione acquistando nuovi vigneti ad Agra, Bioggio e Morchino, oltre a quelli storici del Moncucchetto, sino a trovarsi nel 2017 citata nella lista dei migliori cento viticoltori della Svizzera stilata dalla Gault&Millau. RIsale invece al 2009 l'inaugurazione della nuova cantina firmata da Mario Botta. Nella struttura trova posto anche un ristorante, la cui guida è affidata allo chef Andrea Muggiano.