Il Wi-Fi pubblico a Locarno è una chimera

Locarno non si può certo definire una smart city. Da un nostro giro d’orizzonte con lo smartphone in mano attraverso vie e piazze del centro storico, il servizio Wi-Fi gratuito della Città (FreeWiFiLocarno) latita alquanto, nonostante una mozione del 2013 di Barbara Angelini Piva che sollecitava appunto l’attivazione di una rete pubblica e le prime installazioni di antenne nell’ottobre del 2014. Fatta eccezione per piazza Grande (non tutta), piazza Sant’Antonio e la zona del Debarcadero, poter navigare in Internet con il proprio cellulare grazie ai ripetitori cittadini resta una chimera. «In effetti abbiamo una decina di antenne tra Città Vecchia, Palazzo Marcacci e il Debarcadero, molte zone però restano scoperte e certamente si potrebbe ulteriormente potenziare la rete. È una questione di priorità finanziarie, ma d’altra parte dai dati che abbiamo, però, non è che l’accesso al Wi-Fi cittadino sia gettonatissimo, soprattutto dai turisti: oramai, con le condizioni tariffali molto favorevoli che offrono le compagnie telefoniche, gli utenti accedono a Internet praticamente solo attraverso il proprio gestore», ci spiega Nicola Vermes, capo del Centro informatico comunale di Locarno.
Città Vecchia sconnessa
Partiamo con il nostro «tour» alla ricerca di FreeWiFiLocarno da piazza Sant’Antonio, una delle zone inizialmente scelte per attivare la rete pubblica cittadina. E in effetti il Wi-Fi c’è, con tre tacche nell’antennina dello smartphone che indica una buona disponibilità di rete. Ma basta spostarsi di qualche decina di metri, in piazzetta delle Corporazioni, e il segnale sparisce. Lo stesso dicasi per via Cittadella: ci sono una trentina di hotspot attivi, ma sono tutti privati o negozi, dunque inutilizzabili poiché protetti da password. Arriviamo fiduciosi in via Marcacci ma niente da fare: la rete pubblica è inesistente. Dietro Palazzo Marcacci, in piazzetta de’ Capitani, troviamo un segnale incoraggiante: Locarno Pubblica e Locarno Guest, ma si tratta del Wi-Fi dell’amministrazione comunale, impossibile accedervi se non si dispone delle autorizzazioni. Arriviamo in piazza Grande e finalmente l’antenna della rete cittadina si accende: due tacche, ma velocità scarsa di collegamento che in un periodo fuori stagione come questo è accettabile. Il problema, però, si proporrà durante la primavera e la stagione estiva, con centinaia di potenziali utenti a «dividersi» l’accesso gratuito, con inevitabili rallentamenti del servizio. L’entusiasmo di usufruire del Wi-Fi cittadino però si smorza quasi subito: basta spostarsi in fondo al salotto cittadino, verso via Franchino Rusca, che è buio totale. E anche la zona del PalaCinema, strategica per diversi aspetti, resta fuori servizio. Cattive notizie anche per gli avventori con smartphone del Castello Visconteo e di piazza San Francesco, così come della zona dell’ospedale La Carità: non c’è segnale FreeWifi. Torniamo su piazza Grande, verso Largo Zorzi, sperando in un allacciamento stabile, ma niente da fare fino al Debarcadero, dove effettivamente il ripetitore della città funziona a dovere.
Zona stazione oscurata
Il segnale si spegne, però, in prossimità della funicolare ed è un peccato perché la stazione è a due passi e non sarebbe male accogliere i turisti in arrivo, che aumenteranno con l’incremento del traffico ferroviario grazie all’apertura della galleria del Ceneri, con la rete wireless gratuita «griffata» con il pardo. Ci ha pensato Muralto a installare una potente antenna di trasmissione senza fili comunale che riesce anche ad offuscare quella delle FFS.
Futuro museo senza campo
Torniamo sui nostri passi, in via Ramogna, verso via delle Monache e il Monastero di Santa Caterina. Qui, in un futuro prossimo, ci sarà la nuova sede del Museo cantonale di storia naturale, ma di Wi-Fi cittadino nemmeno un «bit», solo collegamenti gratuiti tramite la rete «guest» dei magazzini Globus. Riagganciata l’antenna cittadina al Debarcadero, ci spostiamo speranzosi dal lungolago verso il porto, la zona Lido e il Bagno pubblico: zero tacche. Non parliamo poi del Quartiere Nuovo (Rusca-Saleggi), che si sta espandendo a vista d’occhio: il FreeWiFiLocarno è un emerito sconosciuto. «Stiamo installando la nuova rete cablata per potenziare la videosorveglianza cittadina e non è escluso che sfruttando questi lavori si possa attivare qualche antenna wireless in più», ci dice Nicola Vermes quasi a volerci consolare.
Fibra ottica ad Ascona e Losone
Ad Ascona sono iniziati i lavoriper dotare famiglie e aziendedel Borgo di un collegamento superveloce grazie alla fibra ottica. Si tratta della concretizzazione dell’accordo tra il Municipio e la Ascona4net SA, società controllata del gruppo Swiss4net Holding di Zugo che in Ticino ha già «cablato» Chiasso con la fibra ottica. Swisscom, invece, ha completato negli scorsi giorni il potenziamento della rete di telecomunicazione in fibra ottica (velocità fino a 500 Mbit/s) a Losone e Arcegno.