Mendrisio

Illuminare i campi da calcio è più difficile del previsto

Sei centri sportivi della Città sono al centro di un progetto che mira al rinnovo della loro illuminazione – Il messaggio da 1,6 milioni sta però facendo discutere la Commissione della gestione come pochi altri nel recente passato – I nodi? Ligornetto e San Giovanni
©Ti-Press/Elia Bianchi
Lidia Travaini
22.01.2025 06:00

Leggendo il messaggio che annuncia l’operazione nulla lascerebbe immaginare che il credito richiesto dal Municipio possa fare tanto discutere. Il risanamento degli impianti di illuminazione dei campi sportivi di Mendrisio non permetterà infatti solo di illuminare meglio, ma anche sia di consumare meno energia (il 21% in meno che attualmente), sia di spendere meno (il 31%, da 81.000 franchi circa all'anno, a 56.000 circa), si sottolinea nel messaggio datato gennaio 2024.

Il progetto però è particolarmente controverso, tanto che la Commissione della gestione potrebbe produrre 3 rapporti distinti (e forse nessuno di maggioranza). Scriviamo potrebbe perché l’analisi commissionale è tuttora in corso (del messaggio si è occupata anche la Commissione opere pubbliche, ma senza particolari spaccature) e una decisione definitiva in merito ai rapporti, stando a nostre informazioni, non è ancora stata presa. Che ci siano divergenze di vedute lo conferma tuttavia anche il presidente della Gestione Daniele Raffa: «Potrebbero esserci più strade possibili», riassume parlando della decisione che il Consiglio comunale sarà chiamato a prendere quando si riunirà a inizio febbraio.

«Vecchie tecnologie»

I campi sportivi coinvolti nel progetto sono sei: lo stadio comunale di Mendrisio, il Centro Adorna di Mendrisio, il centro sportivo di Rancate, quello di Ligornetto, quello di Arzo e il comparto di San Giovanni. L’obiettivo è di rinnovare, dotandoli di tecnologia LED, gli impianti di illuminazione attuali «dotati di vecchie tecnologie risalenti agli anni ‘80/’90 e ormai giunti alla fine della loro vita operativa», si scriveva nel messaggio. In aggiunta non tutti gli impianti attuali sono conformi agli standard richiesti dall’Associazione Svizzera di Calcio e alcune società locali giocano grazie a dei permessi eccezionali. Investimento totale stimato: 1,6 milioni di franchi (dedotti i sussidi, l’onere netto per la Città sarebbe di 1,1 milioni).

Due campi su sei

A creare discussione e dividere i commissari sarebbero in particolare due campi e a suscitare perplessità sarebbero aspetti non contenuti nel messaggio. Il primo è il campo di Ligornetto, il secondo il comparto di San Giovanni con il relativo campetto. I motivi dei dubbi e delle conseguenti spaccature? Per il centro sportivo di Ligornetto il nodo è che non è della Città, perché sorge su un terreno adiacente al Museo Vincenzo Vela di proprietà della Confederazione. A regolare l’utilizzo e i rapporti tra Confederazione e Comune c’è una convenzione di durata pluridecennale, che però sta per scadere. Per il comparto di San Giovanni la difficoltà starebbe nel fatto che non si tratta di un campo da calcio ufficiale, bensì di un’area a disposizione dell’oratorio. La presentazione di un unico messaggio per le sue strutture ha di conseguenza creato spaccature.

Le correnti di pensiero

Le «correnti di pensiero» sarebbero tre. Da una parte c’è chi propende per accogliere il messaggio così com’è, ma a condizione che per il caso di Ligornetto prima di intervenire si rinnovi la convenzione con la Confederazione. Una linea quest’ultima che sembra quella caldeggiata dal Centro. Appare invece più netta la linea del PLR, che sarebbe per togliere dal messaggio (emendandolo) il centro di Ligornetto; linea che potrebbe essere condivisa anche da altre forze politiche. Non tutte però avrebbero già preso una decisione definitiva.

L’ultima corrente è quella che vede in modo critico anche l’investimento di San Giovanni, un po’ perché non è un campo da calcio ufficiale e il relativo investimento è troppo alto (per lo stato delle finanze attuali), un po’ perché è dell’oratorio. A vederla così sarebbe la destra, e forse anche parte del fronte rossoverde. Anche in questo caso si prospettano emendamenti.

Le sensibilità sono quindi molteplici, la divisione commissionale potrebbe di conseguenza riflettersi in sala del Legislativo, e forse anche accentuarsi se all’interno dei vari gruppi politici non ci sarà allineamento. L’esito del voto è quindi particolarmente difficile da immaginare. 

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