In 1200 in sella con Dani Pedrosa

L'INTERVISTA - Il pilota spagnolo della MotoGP ospite d'onore a Lugano della manifestazione Red Bull Alpenbrevet in collaborazione con MediaTi
(fotogonnella)
Marco Colandrea
05.09.2015 16:40

LUGANO - Una delle stelle della MotoGP, il tre volte campione del mondo spagnolo Daniel Pedrosa, sabato a Lugano, ha fatto brillare la parte finale della sesta edizione della manifestazione Red Bull Alprenbrevet in collaborazione con MediaTI su un percorso di oltre 100 chilometri lungo tutto il Ticino. Gli ingredienti essenziali dell'evento goliardico sono stati centinaia di motorini, i prodotti tipici della nostra regione e la partecipazione di un folto pubblico che vi ha preso parte all'insegna del divertimento e della passione per le due ruote.

Pedrosa, compagno di squadra di Marc Marquez, e alfiere del team ufficiale Repsol Honda, ha anche trovato il tempo di concedersi ai giornalisti per alcune interviste in margine alla pazza e bizzarra gara che si è tenuta in città e che nei due giorni in programma (è iniziata venerdì) ha visto la partecipazione di ben 1200 appassionati (VD SUGGERITI). Grande successo per l'evento, dunque, che si prospettava in condizioni di tempo ballerine, ma che si è svolto comunque nel migliore dei modi: con un caldo sole autunnale, seguito tappa dopo tappa anche da diversi collegamenti con i colleghi di Radio 3i. Allo stand di MediaTi, allestito in città, era presente anche il direttore operativo Alessandro Colombi, da sempre grande appassionato di moto e di corse.

L'INTERVISTA A DANI PEDROSA (a cura di Marco Colandrea ex pilota Moto2)

Allora Dani, hai trovato anche il tempo di venire qui a Lugano a trovare il tuo rivale e amico Jorge Lorenzo... (pilota Yamaha e compagno di squada di Valentino Rossi, ndr.)

"No, in realtà il tempo non l'ho avuto (ride): con Jorge, che è un mio avversario, sono comunque in ottimi rapporti. Dopo tanti anni di corse insieme ci siamo avvicinati di più. Oggi, però una  mia visita sarebbe stata impossibile, i tempi erano troppo stretti".

In questa stagione hai passato un periodo difficile, si vociferava addirittura di un tuo ritiro dalle corse per i problemi alle braccia. Come stai ora?

"Per quanto riguarda la mia condizione fisica sto meglio, ma il mio rientro non è stato come mi aspettavo dal punto di vista dei risultati. Spero di poter migliorare nelle prossime gare".

Quest'anno nello scontro tra Honda e Yamaha si è inserita a sorpresa anche la Ducati. Pensi che l'anno prossimo possa essere un ulteriore disturbo per la conquista del titolo?

"Penso di no. Comunque, non si può mai dire, perché dipende da come sarà cambiato il regolamento della MotoGP nella nuova stagione. Sicuramente Gigi Dall'Igna (capotecnico Ducati, ndr.) ha fatto un ottimo lavoro sulla moto italiana, ma come detto, è tutto da vedere".

Cosa ti piace della Svizzera e in particolare di Lugano?

"Sono già stato in Ticino in inverno, mi piace molto per la sua tranquillità e anche per la lingua italiana che mi permette di  comunicare con facilità. È la prima volta che ci sono venuto d'estate, sicuramente ci tornerò, mi piace molto stare qui".

Torniamo alle corse: cosa ne pensi di un futuro rientro di Casey Stoner, magari già nella prossima gara di Phillip Island?

"Casey è un grande talento e un suo ritorno, anche se breve, sarebbe certo salutare per la MotoGP. Ho molto rispetto per Stoner, ma penso che anche per un pilota del suo livello sarebbe comunque difficile preparare una wild card in così poco tempo ed essere competitivo".

Per concludere, ti ricordi quei momenti in Malesia e a Misano, quando ci siamo tutti trovati a ricordare Marco Simoncelli in pista? Che significato hanno avuto per te quegli attimi?

"Sì, quando ci si trova in quei momenti si è tutti amici e in quelle circostanze ti togli di dosso tutto quello che hai e sei veramente te stesso. Sono stati momenti veramente molto toccanti, una grande emozione che non si può scordare".