Lugano

In superficie le modine, sotto terra una scuola

Avanza il progetto di costruire una struttura sotto l’area non edificata del Convento Salita dei Frati dove troveranno spazio delle aule, un asilo e un centro culturale – L’architetto Botta ha affinato gli ultimi dettagli che verranno svelati durante una serata pubblica a gennaio – Sarebbe una rarità sulle rive del Ceresio
Verranno installate delle grandi vetrate che illumineranno le aule. © CdT/Gabriele Putzu
Valentina Coda
14.12.2022 06:00

Qualche mese fa il progetto di costruire una struttura ipogea sotto l’area non edificata del Convento Salita dei Frati, immaginata dall’architetto Mario Botta, era ancora allo stato embrionale. Piani e disegni per la concretizzazione di un edificio sotterraneo, che in futuro avrebbe dovuto ospitare delle aule, un asilo e un centro culturale, erano ancora in fase di affinamento. Ora invece l’opera è in rampa di lancio, come testimonia la domanda di costruzione inoltrata all’Ufficio tecnico di Lugano e le modine apparse sulla proprietà della Fondazione Convento Salita dei Frati. La pubblicazione all’albo comunale della Città dovrebbe avvenire nelle prime settimane di gennaio (ferie giudiziarie permettendo), così come una serata di presentazione del progetto.

Qualche metro più in giù

Il futuro della vecchia dimora dei Cappuccini – salvo opposizioni e bruschi cambi di direzione – prenderà forma da una prospettiva inusuale, ovvero da sotto terra. Così come risulta insolito assistere a costruzioni con caratteristiche e finalità simili sulle rive del Ceresio.

I promotori del progetto, da noi contattati, ci hanno confermato l’avanzamento del piano di massima e nessuna modifica per quanto riguarda i contenuti. Più nel dettaglio, lo ricordiamo, l’artefice del progetto ha immaginato una struttura sotterranea su più livelli visibile solo dalla parte est del Convento oppure da quella a sud (dove c’è il vigneto, ndr), dove verranno installate delle grandi vetrate da cui entrerà della luce naturale che andrà a illuminare le aule, l’asilo e il centro culturale. Ricapitolando: in superficie non ci sarà nessuno stravolgimento urbanistico.

Qualche metro sotto il terreno, invece, la rivoluzione. La volontà di far nascere sia un asilo sia un centro culturale all’interno del complesso storico era già emersa alla fine dello scorso aprile. Il progetto della scuola dell’infanzia, però, era stato momentaneamente accantonato perché la conformazione architettonica dello stabile non consentiva di adibire i locali a questo tipo di attività. E all’architetto Botta era stato affidato il compito di trovare una soluzione logistica. Obiettivo raggiunto, verrebbe da dire.

I dettagli verranno svelati durante una serata di presentazione del progetto aperta al pubblico: un evento organizzato congiuntamente dalla Fondazione Salita dei Frati e dalla omonima biblioteca adiacente alla vecchia dimora dei Cappuccini.

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