Formazione

Inizia l'anno accademico, la SUPSI attira sempre più matricole

Piace, in Ticino, la formazione accademica professionalizzante: aumentano le domande di ammissione, tutti occupati i posti nelle Cure infermieristiche e c'è il boom per il Bachelor sull'intelligenza artificiale – Willi-Piezzi: «Siamo soddisfatti, favorire la conciliazione studio-lavoro-famiglia ripaga»
© SUPSI
Jenny Covelli
16.09.2024 13:36

«L'interesse per la SUPSI resta elevato». È quanto emerge dai numeri diffusi dalla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana in occasione dell'inizio dell'anno accademico 2024/2025. Le domande di ammissione per i corsi di laurea proposti in Ticino sono 2.487 a fronte delle 2.304 registrate lo scorso anno nel medesimo periodo. Se si considerano anche le tre Scuole affiliate (Accademia Teatro Dimitri, Conservatorio della Svizzera italiana - Scuola universitaria di Musica, Fernfachhochschule Schweiz) e il Bachelor in Physiotherapie proposto nella sede di Landquart, nella giornata odierna si contano 2.146 matricole, in aumento del 5% rispetto al 2023/2024.

In totale sono 6.031 le studentesse e gli studenti che frequenteranno uno dei 32 Bachelor, dei 19 Master e il Diploma, proposti a tempo pieno, a tempo parziale e in modalità parallela all’attività professionale, 3.693 dei quali nei quattro Dipartimenti in Ticino. Si conferma, quindi, la tendenza positiva degli ultimi anni: le iscrizioni per la formazione accademica professionalizzante offerta nel nostro cantone aumentano dell’8%.

Dal part-time alle borse di studio

«C'è soddisfazione per l'interesse che i giovani dimostrano per la SUPSI, con differenze negli ambiti disciplinari», commenta Daniela Willi-Piezzi, direttrice della Formazione di base. «Siamo felici di riscontrare la propensione verso i percorsi paralleli all'attività professionale e part-time. In Svizzera circa il 75% degli studenti universitari svolge un lavoro a fianco degli studi ed è sempre più alta la richiesta di queste forme di studio che consentono la conciliazione con l'attività professionale. Almeno 21 dei 30 corsi sono accessibili in tal senso».

Negli ultimi anni, risulta pure evidente una tendenza all'aumento dell'età media. «Non abbiamo solo studenti che intraprendono un percorso lineare, ma sempre più persone intenzionate a riqualificarsi. A queste, si aggiungono coloro che sono entrate nel mondo del lavoro e decidono più tardi di intraprendere una formazione di base universitaria. Un dato positivo per l'economia ticinese».

Al fianco delle esigenze lavorative, trovano spazio anche quelle familiari e di vita privata. «Stiamo investendo sempre di più in formati didattici integrati, online e a distanza, per favorire la conciliazione studio-famiglia. E stiamo lavorando sugli aiuti finanziari rivolti a studenti in difficoltà, anche grazie all'apporto delle fondazioni che elargiscono borse di studio. L'obiettivo è consentire a tutti di studiare, quando lo desiderano». 

Professioni sanitarie: una risposta alle esigenze del mercato

Fra le aree disciplinari, segnano importanti incrementi delle iscrizioni gli indirizzi di studio legati alla sanità (+20%). Willi-Piezzi sottolinea che sono stati occupati tutti i 140 posti previsti nelle Cure infermieristiche, dove c'è alta richiesta di personale qualificato. «Abbiamo fatto degli sforzi per mettere a disposizione un maggior numero di posti e siamo felici del risultato. In questo modo, forniamo risposte alle esigenze del mercato. Discorso simile per quanto riguarda il Lavoro sociale, dove siamo quasi a 100 iscritti. Risultati che ci fanno particolarmente piacere».

Fra le indicazioni positive che si possono trarre dalla lettura dei dati, emerge il vivo interesse per i tre più recenti corsi di laurea inaugurati fra il 2019 e il 2024: il Bachelor in Leisure management fa segnare un +13% rispetto all’anno scorso, il Bachelor in Data Science and Artificial intelligence addirittura un +54%, mentre sono 23 le domande di ammissione presentate per il nuovo Master in Insegnamento dell’educazione fisica per il livello secondario I.

Nella formazione degli insegnanti, emerge un piccolo calo nelle nuove immatricolazioni per i corsi di Bachelor (222 nel 2024, 288 nel 2023; differenza simile tra il 2021 e il 2022). «La fluttuazione nei numeri è normale», precisa Daniela Willi-Piezzi. «Perché alla SUPSI formiamo docenti di materia e non tutti gli anni offriamo le stesse materie (c'è ad esempio più interesse per la biologia, piuttosto che per il latino e la filosofia). Ci sono anche studenti che si iscrivono e purtroppo devono rinunciare all'ultimo momento, perché non riescono a organizzarsi. Ecco perché vogliamo continuare a insistere sulla flessibilità e l'accessibilità agli studi».

Più interesse per il design e l'economia aziendale

L'iscrizione di studenti stranieri ha avuto un'evoluzione stabile, in linea con gli scorsi anni. «In Ticino è diminuito l'interesse per l'ingegneria civile», sottolinea la direttrice della Formazione di base. «Sul mercato del lavoro la richiesta è alta, ma abbiamo pochi giovani, nel nostro cantone, che scelgono una formazione professionale in ambito tecnico. È proprio in questo ambito che si registra l'aumento della percentuale di studenti stranieri, così come nel settore delle costruzioni. Siccome la SUPSI accoglie chi è in possesso di una maturità professionale, il bacino è piccolo, ma siamo contenti che ci sia comunque una buona richiesta». 

Un importante incremento, infine, si registra pure negli indirizzi di studio legati al design (+21%), soprattutto da parte di ticinesi, come pure per l'economia aziendale. 

Nei percorsi formativi a numero chiuso o programmato, sono 1.287 le matricole ammesse che seguiranno la formazione universitaria professionalizzante offerta in Ticino nei quattro Dipartimenti della SUPSI.

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