Kering saluta Bioggio: ha cambiato indirizzo
Se ci fosse bisogno di un’ulteriore conferma, beh, è arrivata: il gruppo Kering ha detto addio a Bioggio.
Il giorno prima di Natale, infatti, sul Foglio Ufficiale è stato pubblicato il cambio di recapito della sede logistica di Luxury Goods, società controllata da Kering: da Bioggio, appunto, a Sant’Antonino, dove il gruppo ha un altro stabile di proprietà.
Come da noi riferito lo scorso 18 dicembre, il complesso in zona aeroporto è stato venduto. Lo ha acquistato una società immobiliare creata a fine novembre che ha fra i suoi scopi «l’acquisto, la detenzione, l’amministrazione, l’affitto, la vendita e la messa a pegno di beni immobili».
Al momento ha sede legale in una fiduciaria luganese, il cui direttore figura come amministratore unico della nuova SA.
La notizia del maxi trasloco non era comunque arrivata come un fulmine a ciel sereno. «Circa un anno fa avevamo incontrato i vertici del gruppo e ci avevano avvisati che avrebbero lasciato il nostro Comune» aveva dichiarato al nostro giornale il vicesindaco facente funzione di sindaco di Bioggio Daniele Bianchi. Il gruppo del resto aveva annunciato di voler mantenere una minima attività in Ticino, concentrando la logistica in un unico magazzino.
L’onda lunga
Alla luce delle note vicissitudini fiscali degli scorsi anni, il colosso del lusso sta progressivamente diminuendo la propria presenza in Ticino, anche perché sta concentrando il proprio settore logistico nel polo globale che ha costruito a Trecate, in Piemonte, grande come venti campi da rugby (oltre 162 mila metri quadrati) e inaugurato nel 2021.
Del disimpegno ticinese di Kering, dopo anni di «vacche grasse», hanno risentito in particolare i Comuni di Cadempino - che in pochi anni ha dovuto alzare il moltiplicatore d’imposta di oltre quindici punti percentuali -, Bioggio e, in misura minore, Vezia.
E per gli ultimi due, oltre al danno, è arrivata la beffa: hanno dovuto restituire milioni di tasse riscosse in eccesso, e questo a Bioggio aveva causato una piccola crisi politica e l’aumento di otto punti del moltiplicatore.
Incontri regolari
Dicevamo di Cadempino, dove Kering comunque è rimasta. Nella sede di via Industria 19 lavorano ancora circa duecento dipendenti della Luxury Goods International, che ha compiti più amministrativi. Da capire fino a quando ci lavoreranno. «Forse qualcosa cambierà ancora - dice il sindaco Tom Cantamessi -, ma non sappiamo in quali termini. Con l’azienda, in ogni caso, abbiamo un buon rapporto: ci siamo sentiti tre mesi fa e dovremmo aggiornarci a marzo». Di più, per ora, Cantamessi non può dire. Stesso discorso per il contributo di Kering alle casse comunali, visto il segreto fiscale. «Non siamo ai livelli di un tempo, ma resta un contribuente interessante, anche per le imposte alla fonte versate dai lavoratori».