La Bondola sarà un Presidio Slow Food
Manca l’ultimo sì formale, ma ormai è cosa fatta. Il Ticino avrà un quarto Presidio Slow Food. Dopo i Cicitt delle Valli del Locarnese, la Farina bóna e lo Zincarlín dala Vall da Mücc, toccherà alla Bondola fregiarsi del famoso marchio dell’associazione fondata nel 1986 da Carlo Petrini. Un marchio ma anche un riconoscimento per uno dei vitigni ticinesi più antichi che in questo modo si intende salvare e tutelare in collaborazione con la comunità locale. A essere chiamati alla salvaguardia e alla tutela saranno in particolare cinque produttori, tutti presenti nel Sopraceneri, che potranno esibire il Presidio già con la vendemmia del 2022.
Noto già nel 1785, un tempo la Bondola era il vitigno rosso più diffuso nel cantone, per poi essere rapidamente soppiantato dal Merlot, introdotto nel 1906 in seguito a un'epidemia di fillossera. Negli ultimi anni grazie a un incremento della qualità produttiva e a un’agricoltura intelligente e priva di sostanze chimiche, la Bondola ha recuperato piano piano terreno fino a riconquistare uno spazio in tavola.
L’intento del Presidio Slow Food è quello di aiutare i produttori di Bondola nel promuovere e salvaguardare il vitigno e quindi il vino omonimo, oltre che dotarli di un proprio disciplinare di produzione.
I Presìdi che coinvolgono i produttori di vino, secondo i dettami dell’associazione, sono rivolti alla salvaguardia di realtà di produzione che svolgono un particolare ruolo nella conservazione di territori agricoli, nella tutela di un paesaggio vocato alla viticoltura, nella difesa di vitigni autoctoni e nella salvaguardia di tecniche di produzione tradizionali. Tutto questo, integrando la sostenibilità delle pratiche agricole che devono essere quanto più rispettose della salute della terra, del consumatore e dello stesso viticoltore.
In Svizzera i Presìdi Slow Food sono venti (con la Bondola diventeranno 21). Tra questi, ad esempio, la carne essiccata dei Grigioni, il Vacherin fribourgeois a latte crudo e il Mascarplin o mascarpel della Val Bregaglia.