Il caso

La capanna bruciata, il camino, la condanna

Sentenza: nell’ottobre 2017 il rifugio Soveltra di Prato-Sornico fu distrutto dalle fiamme - In Pretura negli scorsi giorni un uomo è stato ritenuto colpevole in quanto la struttura non aveva ricevuto l’abitabilità - La difesa ha già annunciato Appello
© Società alpinistica valmaggese
Alan Del Don
26.10.2021 15:22

A quattro anni e qualche giorno da quello che, per la comunità valmaggese e locarnese in generale, fu un pomeriggio che ancora oggi suscita brutti ricordi, si è fatta luce sull’incendio che distrusse la capanna Soveltra di Prato-Sornico. Negli scorsi giorni - come appreso dal CdT - la giudice della Pretura penale di Bellinzona Elisa Bianchi Roth ha condannato a pena pecuniaria sospesa per il reato di incendio colposo una persona molto nota in valle. Contro la sentenza il legale dell’uomo, l’avvocato Marco Broggini di Ascona, ha annunciato proprio oggi l’Appello, come confermato al nostro giornale. Quindi salvo ripensamenti verrà celebrato un altro dibattimento di fronte alla Corte di appello e di revisione penale di Locarno.

Non era rimasto nulla

Quel 2 ottobre 2017 l’allarme scattò poco prima delle 15. Per raggiungere la struttura (di proprietà della Società alpinistica valmaggese, posta a 1.530 metri di altitudine, in una zona impervia) i pompieri di Lavizzara e di Cevio dovettero salire a bordo di due elicotteri. Fortunatamente nessuno rimase ferito, ma la capanna, una delle più frequentate della regione, fu danneggiata in modo irreparabile. Solo pochi anni prima era stata oggetto di ammodernamento; vennero ricavati un soggiorno con 40 posti, una sala per seminari e 22 posti letto suddivisi in quattro camere. L’incendio distrusse tutto. Partì da un camino acceso. Le fiamme in poco tempo raggiunsero il sottotetto. L’imputato non era colui che accese materialmente il fuoco, ma è stato condannato per imprevidenza colpevole.

In pratica, senza voler entrare nei dettagli, il rifugio era aperto nonostante non avesse ricevuto l’abitabilità, che comprende anche il rispetto delle normative antincendio. La giudice ha confermato il decreto d’accusa emanato dal procuratore pubblico Moreno Capella.