Bellinzona

La Città del 2040: dalla copertura dell’A2 ai posteggi intelligenti

Il Piano d’azione comunale traccia le molte linee direttrici del futuro - Dal riordino delle zone edificabili alla riconversione dell’ospedale San Giovanni passando per il nuovo volto del comparto delle Ferriere Cattaneo a Giubiasco
Collaborazione pubblico-privato per definire i contenuti dell’area delle Ferriere. © CdT/Archivio
Alan Del Don
29.09.2020 14:52

Per una Città che fra qualche giorno festeggerà i primi tre anni e mezzo di vita può sembrare prematuro pensare al volto che avrà nel 2040. Quando cioè sarà più che maggiorenne. Ma Bellinzona più che fretta ha necessità di crescere, di svilupparsi, di diventare il polo di riferimento del Sopraceneri. Lo farà anche grazie alle visioni contenute nelle oltre 140 pagine del Programma d’azione comunale (PAC) presentato oggi alla stampa. Un documento strategico e dinamico, in continua evoluzione, frutto di un certosino lavoro durato due anni da parte dei tre team interdisciplinari che hanno «radiografato» la capitale e del collegio d’esperti presieduto da Riccardo Blumer (direttore dell’Accademia di architettura di Mendrisio) che ha seguito questo interessante processo del mandato di studio in parallelo unitamente al Municipio. Sono scaturite delle linee direttrici chiare, precise, incontrovertibili, che segneranno la pianificazione dei due decenni alle porte.

Fra castelli e paesaggio

Impossibile entrare nei dettagli degli accorgimenti e delle misure previsti che sfoceranno - dopo tre tappe comprese fra il 2021 ed il 2040, per un investimento di quasi 4 milioni - nel Piano regolatore unico della Turrita. Cercheremo di riassumervi i punti principali, mentre sugli altri torneremo più approfonditamente nei prossimi giorni e/o settimane. I consorzi urbaplan+ADR+LRS&Associés (Losanna), La Torretta (Locarno) e AUC-Office KGDVS-Mosbach paysagistes (Parigi) hanno evidenziato sette ambiti di intervento. Vediamoli. Il primo è quello dell’identità policentrica, in parole povere significa che ogni quartiere verrà valorizzato salvaguardando le sue peculiarità. Citiamo a questo proposito l’ospedale che sorgerà alla Saleggina (al confine fra Bellinzona e Giubiasco), la riconversione del nosocomio del San Giovanni (sono ipotizzabili dei contenuti rivolti alla terza età), le aree oggi utilizzate per scopi logistici militari che accoglieranno infrastrutture di interesse pubblico, l’ottimizzazione delle stazioni ferroviarie di prossimità da Claro a Camorino.

Il secondo punto è quello riguardante l’ambiente, il paesaggio ed il patrimonio culturale. Il fiume Ticino costituirà la spina dorsale, da Moleno fino a Gudo. Oltre al nascituro Parco fluviale e alla riqualifica dei corsi d’acqua, gli altri elementi qualificanti saranno i castelli, la circonvallazione ferroviaria del Bellinzonese (almeno si spera, visto che Berna si è sempre dimostrata abbastanza scettica), la terrazza naturale di Galbisio che andrà a coprire parzialmente l’autostrada e a favorire l’accessibilità alle aree golenali e la creazione di colline fonoassorbenti lungo l’A2 a Gorduno, Gnosca, Preonzo, Moleno e Claro.

Lo stadio resta lì dov’è

Il terzo tassello del mosaico che comporrà la capitale del 2040 sarà la mobilità sostenibile, dove il trasporto pubblico e la bicicletta dovrebbero subentrare al mezzo privato. Il quarto punto è probabilmente il più importante. È quello concernente i cinque poli di sviluppo multifunzionali. Del moderno quartiere che sorgerà al posto delle Officine FFS della Turrita abbiamo scritto a più riprese (cfr. il CdT del 17 settembre). Concentriamoci sugli altri. Il comparto dello stadio Comunale, in città, manterrà l’indirizzo sportivo ma vedrà il riordino delle residenze e delle abitazioni esistenti. Cambierà invece fisionomia in modo netto il comparto delle Ferriere Cattaneo di Giubiasco (di complessivi 46.000 metri quadrati), che si trova nei pressi della stazione FFS: «I nuovi insediamenti si dovranno concentrare nei prossimi anni all’interno delle attuali zone edificabili (...). Si prevede di concretizzare una nuova destinazione mista secondo le indicazioni scaturite dall’esame preliminare (alla variante da parte del Dipartimento del territorio, ndr.) e dalle successive analisi puntuali intraprese dalla proprietà». Si tratterà, insomma, di una collaborazione pubblico e privato (le Ferriere) per definire il nuovo volto dei fondi. I comparti Capeleta a Camorino e quello nel cuore di Claro verranno rafforzati nella loro centralità.

Ecco la «smart city»

Siamo giunti al quinto elemento, ossia al riordino «sulla base di una metodologia da sviluppare» della zona edificabile esistente che «non verrà estesa», ha assicurato il capodicastero Territorio e mobilità Simone Gianini. Strettamente connesso ecco tutto quello che ha a che fare con il cambiamento climatico. Si adotterà un approccio alla pianificazione sistemico ed interdisciplinare, puntando sulle fonti rinnovabili e su idee lungimiranti come il concetto di «smart city» nonché l’illuminazione e i posteggi cosiddetti «intelligenti» tramite l’utilizzo di sensori per una migliore efficienza. Infine l’ultimo aspetto, l’intergenerazionalità. Anche Bellinzona, ha puntualizzato il sindaco Mario Branda, non sfugge al progressivo invecchiamento della popolazione: «La Città dovrà essere inclusiva, con politiche sociali e nuovi spazi per l’aggregazione e lo svago».

Parola al Legislativo

Questa, in sintesi, sarà la Turrita fra due decenni, che nascerà anche grazie al coinvolgimento della popolazione. Il prossimo passo sarà tuttavia a brevissimo termine: il Consiglio comunale dovrà approvare il relativo messaggio. Sulla base di quanto scaturirà dalla discussione plenaria il PAC potrà essere ulteriormente affinato per poi renderlo operativo all’inizio della legislatura che si aprirà il 18 aprile.

La mostra e la serata

I lavori dei tre team interdisciplinari sono esposti fino a mercoledì 14 ottobre nella sala patriziale di Palazzo civico a Bellinzona. La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 16 alle 19, ed il sabato dalle 10 alle 13. Per chi volesse approfondire i contenuti del Programma d’azione comunale, ebbene il documento è scaricabile dal sito www.bellinzona.ch/pac. Infine, martedì 6 ottobre alle 20 al teatro Sociale in città, è in programma una serata pubblica di presentazione. A causa dell’emergenza sanitaria è obbligatorio iscriversi attraverso la pagina Web citata prima o telefonando in Cancelleria.