La Città non volta più le spalle al suo fiume
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Centodieci giorni di lavoro durante i quali sono stati spostati 30.000 metri cubi di materiale, utilizzate 10.000 tonnellate di blocchi di pietra per il riposizionamento degli argini e 80 nuove piante messe a dimora. Il tutto per una spesa di 1,8 milioni di franchi. Sono cifre importanti quelle snocciolate da Laurent Filippini, capo dell’Ufficio dei corsi d’acqua, nel presentare alla stampa la conclusione dei lavori per la creazione di tre insenature del fiume Ticino, tra il Centro sportivo di Bellinzona e la zona del ponte della Torretta. Cifre importanti, dicevamo, che tuttavia si ridimensionano parecchio se rapportate a quelle dell’intero progetto per la realizzazione del Parco fluviale Saleggi-Boschetti. Basti dire che l’investimento totale è preventivato in 80 milioni di franchi, coperti nella misura dell’85% da Confederazione e Cantone.
L’aperitivo è servito
Proprio per questo la prima tappa dei lavori è stata definita un aperitivo dell’opera di sistemazione idraulica e rivitalizzazione del fiume Ticino. Un aperitivo che i bellinzonesi hanno già mostrato di apprezzare parecchio, soprattutto nei fine settimana. E a dire la verità, anche sul mezzogiorno di venerdì, quando si è tenuta la presentazione della conclusione dei lavori, erano parecchie le persone che si godevano la bella giornata di sole su massi che delimitano le tre insenature che, grazie alle rampe di accesso, consentono di accedere comodamente alla riva del fiume. Del resto, ha rammentato il sindaco Mario Branda, uno degli obiettivi del progetto è proprio quello di riavvicinare la popolazione al corso d’acqua che rappresenta la spina dorsale della Città aggregata.
Il giusto slancio per proseguire
«La gestazione è stata lunga, ma adesso che si vedono i primi risultati il progetto può prendere slancio per arrivare al suo compimento» ha osservato il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali. Prima che il progetto sia completato, ha dal canto suo rammentato Edgardo Malè, presidente del Consorzio correzione fiume Ticino, di acqua sotto i ponti ne scorrerà ancora parecchia. Ma già ora un primo importante risultato lo si è ottenuto: «Bellinzona finalmente guarda il suo fiume e non gli volta più le spalle». Ad anticipare quelle che saranno le prossime tappe per la realizzazione del Parco fluviale ci ha pensato il municipale Simone Gianini, capodicastero Territorio e mobilità. La pubblicazione dei piani per il comparto compreso tra Sementina e Gudo è prevista entro la fine di quest’anno in modo da poter dare avvio ai lavori, che prevedono un investimento dell’ordine dei 40 milioni di franchi, ancora nel 2022. Lavori che per quanto riguarda la zona della Saleggina dovrebbero poter prendere avvio nel 2024, anche in questo caso con un investimento attorno ai 40 milioni di franchi.