Chiasso

La cittadina e il settore bancario, un binomio che si rilancia

Chiasso è pronta a (ri)accogliere 190 potenziali posti di lavoro nel settore bancario – Cornèr Banca ha affittato un ampio spazio all’interno di palazzo Mercurio – La banca: «Abbiamo voluto incontrare le esigenze dei nostri collaboratori residenti a sud di Lugano»
©Chiara Zocchetti
Stefano Lippmann
18.09.2024 06:00

Se volessimo esprimerci in termini calcistici diremmo che a Chiasso è stato messo a segno un bel colpo di mercato. Di quelli – per intenderci – che fanno anche un po’ pensare al glorioso passato. In questo caso, però, il glorioso passato si riferisce al settore bancario che qualche decennio fa, nella cittadina, ha vissuto un vero e proprio «boom». Simbolo per antonomasia, se vogliamo, è palazzo Mercurio, che si affaccia direttamente su piazza Colonnello Bernasconi, a due passi dalla chiesa e dal Municipio. Un palazzo che, storicamente, è stato accostato ad UBS. La banca appena citata, in realtà, occupa ancora parte dell’immobile.

Ma non sarà l’unica. Cornèr Banca, infatti, è pronta ad insediarvisi. Oltre all’attuale succursale presente in via Bossi 23, l’istituto bancario ci conferma d’aver affittato degli spazi in piazza i quali saranno operativi dalla prossima primavera. Ampio spazio: la responsabile della comunicazione di Cornèr Banca, Daniela Gampp, da noi interpellata spiega che «verranno create 190 postazioni di lavoro». Sì, quasi duecento potenziali posti di lavoro. La scelta di affittare uno spazio a Chiasso, secondo quanto raccontatoci, ha delle precise motivazioni: «Rispondere alla volontà di Cornèr Banca di incontrare le esigenze dei propri collaboratori residenti a sud di Lugano che giornalmente sono confrontati con tempi di percorrenza incerti per il tragitto casa-lavoro».

Il tutto, specifica Gampp, «contribuendo in questa maniera a ridurre gli impatti ambientali derivanti dalla mobilità privata». Detto in parole povere, meno difficoltà per i collaboratori – spesso costretti a infilarsi in lunghe code dettate dal forte traffico per superare il ponte diga di Melide – e, di conseguenza, un minor impatto ambientale.

Arrigoni: «Un’ottima notizia»

Tornando brevemente alla metafora calcistica, anche il sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni riconosce che si sia di fronte a un bel colpo: «Certamente è un’ottima notizia – ci conferma –. Si parla di un numero elevato di posti di lavoro, per di più accostati a una banca di prim’ordine che in Ticino è molto conosciuta».

A questo punto chiediamo al sindaco se ne sia rimasto sorpreso. «Sinceramente non sono sorpreso – ci risponde –. È un trend, in realtà, che stiamo vivendo da un paio d’anni, indicativamente dalla fine della pandemia». Un andamento, in sostanza, «che vogliamo cavalcare. In questo caso – aggiunge – stiamo approntando un’operazione di marketing territoriale». D’altronde, gli esempi positivi non mancano. Il riferimento è ai due stabili denominati ex Fernet, aperti nel mese di novembre dello scorso anno: «Vi si sono insediate parecchie società sempre attive nel settore terziario».

Buone carte da giocare

Dopo alcuni anni durante i quali la cittadina stava perdendo velocità, ora sembra esserci una ripresa. Ma, allora, per quale motivo oggi si sceglie Chiasso? «Offriamo alcuni vantaggi, fattori potenzialmente molto importanti – sottolinea Arrigoni –. La posizione geografica innanzitutto; non siamo molto distanti da Milano e lo stesso vale per l’aeroporto di Malpensa».

Inoltre, ravvisa, nella cittadina sono «presenti le strutture dai tempi del boom bancario, immobili che risultano essere attrattivi per le società». Il tutto si aggiunge al fatto che «gli affitti da noi sono più bassi rispetto al resto del Cantone». Infine, per il sindaco, non va ignorato anche quanto già espresso da Cornèr Banca: «Oggigiorno per arrivare nel Luganese alla mattina ci impieghi un’ora e mezza e lo stesso discorso vale per quando si rientra a casa la sera. Questo fa sì che molte aziende stiano pensando, o lo stanno già facendo, alla regione del Basso Mendrisiotto».

Sguardo all’aggregazione

Un assist, verrebbe da dire, per il tema aggregativo. «Ne abbiamo già discusso parecchie volte – ammette Arrigoni –; vogliamo anche permettere alle giovani famiglie di rimanere nella nostra regione e dare loro possibilità di lavoro». Quindi aziende: «Sappiamo che all’orizzonte c’è la questione del moltiplicatore d’imposta differenziato per le persone fisiche e quelle giuridiche e se questo trend continua, e noi siamo convinti che continuerà, giocoforza nel medio termine il moltiplicatore per le persone giuridiche sarà destinato a scendere».

In questo articolo: