Il caso

La conferenza al Lux verso l'annullamento?

La direzione del cinema ha preso posizione in merito alla serata con Gianfranco Amato e Silvana De Mari, suggerendo che gli organizzatori potrebbero decidere di rinunciare all'evento
© CdT/Chiara Zocchetti
Red. Online
07.09.2023 14:08

Quell'evento non ha nulla a che fare con il cinema Lux di Massagno. Eccola, in soldoni, la risposta della direzione della struttura, affidata a un comunicato stampa. La polemica, stamane, è montata dopo che una lettera – anonima, rilanciata dai molinari sul loro canale Telegram – invitava la popolazione a chiedere spiegazioni in merito a una serata-conferenza, il prossimo 12 settembre, ospitata al Lux. E intitolata La distruzione della libertà in nome della libertà? Ideologia del gender: parliamone. In particolare, la lettera puntava il dito contro i due relatori: «Gianfranco Amato e Silvana De Mari, invitati a esprimersi come relatore e relatrice, sono due personaggi attivi da anni in Italia che in nome della famiglia tradizionale e della difesa della vita portano avanti dei discorsi di odio contro le persone gay, trans*, bisessuali e lesbiche, andando a braccetto con movimenti e partiti di estrema destra, neofascisti e con l’integralismo cattolico più oscurantista e intollerante».

La direzione del Lux, tramite una nota, ha spiegato che l'evento del 12 settembre è «gestito e organizzato esternamente» e, soprattutto, che «non ha nulla a che fare con la nostra attività cinematografica». Non a caso, «non appare sui nostri canali ufficiali». 

Il Lux, come molte altre sale, «è a disposizione di privati, associazioni, enti, partiti politici, per ospitare manifestazioni pubbliche o private. Abbiamo scoperto solo pochi giorni fa i contenuti e gli ospiti dell'evento in questione, mentre la prenotazione degli spazi era già pianificata da tempo». E ancora: «Abbiamo sempre ospitato eventi e manifestazioni legate a qualsiasi ideologia e pensiero, senza operare alcuna censura e confidando nell’intelligenza delle singole persone. Questo non vuol dire che la nostra attività promuove e sostiene quanto viene presentato e proposto, ma solo che con assoluta professionalità e buona fede offre gli stessi servizi e prestazioni a chi è libero di affittare i nostri spazi».

Detto ciò, la direzione del Lux oggi è stata inondata di e-mail, senza firma e con mittente nascosto, che rilanciavano tanto gli articoli usciti quanto la lettera originale. Con, appunto, una richiesta di spiegazioni. Di più, «visto che la nostra sensibilità si allontana molto dalle ideologie e dalle modalità con cui i relatori coinvolti affrontano il tema, siamo in contatto con gli organizzatori per vagliarne l’annullamento».

E l'annullamento, in effetti, sembrerebbe imminente. Gli stessi organizzatori, secondo quanto riferito dal Lux, hanno subito preso contatto con la direzione per – in un certo senso – scusarsi del caos generatosi. E per ribadire che, appunto, sul tavolo vi sarebbe anche la possibilità di cancellare l'evento.

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