La fermata di San Martino è sempre più utilizzata

Non è difficile immaginare lo scetticismo di alcuni quando, ormai quasi sei anni fa (nell’ottobre 2014 per dovere di cronaca), è stata inaugurata la fermata TILO di Mendrisio-San Martino. Pare quasi di udirne le voci, sature di diffidenza: «A che cosa serve un’altra stazione, in un territorio così limitato?». Spassoso sarebbe oggi vedere i volti di questi miscredenti di fronte all’effettivo successo di una struttura nella cui bontà avevano all’epoca creduto Cantone, Confederazione, Città e Commissione regionale dei trasporti del Mendrisiotto e Basso Ceresio (una «fede» poi tradottasi in un investimento di poco inferiore ai 10 milioni di franchi).
Lasciamo parlare i numeri, fornitici dalle FFS e relativi al totale di fruitori della stazione (vale a dire tutti i passeggeri saliti sommati a tutti quelli scesi) e, dunque, dei treni regionali TILO. Nel 2018, dal lunedì al venerdì sono stati rilevati 620 passeggeri, 400 di sabato e 480 di domenica. Nella seconda metà del 2019 invece, dopo l’introduzione dei collegamenti diretti da Malpensa/Gallarate (la linea S50 da giugno 2019), dal lunedì al venerdì sono state raggiunte le 850 unità, il sabato le 800 e la domenica nuovamente le 850 (dati approssimativi).
«Con l’apertura integrale della ferrovia Mendrisio-Varese e in particolare con i collegamenti diretti da Malpensa/Gallarate notiamo un aumento dell’utenza proveniente da questi treni, in particolare nei fine settimana, dove vediamo un discreto movimento nel 2018 e un forte incremento nel 2019», questo il commento dell’ex regia federale. «Un altro fattore da non dimenticare – proseguono le FFS – è il cantiere di Mendrisio (SUPSI) che ha portato via diversi parcheggi; è molto probabile che alcuni clienti abbiano cambiato le abitudini e utilizzino di più questa fermata, essendo molto vicina a quella del Magnifico borgo».
Obiettivi raggiunti
Il buon risultato che traspare dai rilevamenti statistici viene confermato nei fatti da Marco Romano, municipale di Mendrisio. «Sono il primo a fare uso di questa stazione e ho visto veramente il crescente utilizzo sia tra i pendolari sia tra coloro che si recano a Mendrisio perché devono andare al FoxTown o in una delle aziende del comprensorio». Obiettivi raggiunti, dunque, verrebbe da dire; ma non è tutto. La tendenza infatti, secondo Romano, è in crescita: «Non siamo distanti dall’apertura del park and rail: spero che questo autosilo incentivi tanti cittadini del Mendrisiotto che magari hanno bisogno della macchina per raggiungere la fermata a lasciarla poi in stazione e prendere il treno andando verso Lugano». D’altro canto, già alcune centinaia di macchine in meno possono «fare bene», e l’autosilo dispone di parecchie centinaia di posti. È in quest’ottica che il municipale e consigliere nazionale ha presentato a Berna diverse proposte relative alla disponibilità di posteggi attorno alla stazione, «strutture di accoglienza per il traffico su gomma, quindi anche per scooter o biciclette». Romano rileva d’altra parte come parecchie aziende del comprensorio si siano «adattate» e incentivino anche l’utilizzo del treno, favorendo la mobilità aziendale con contributi e misure pratiche.
Esiste tuttavia ancora un margine di miglioramento: «Quello che probabilmente manca, e che è stato anche evidenziato da alcune aziende, è una vera rete di bus che colleghi la stazione alle aziende più distanti», rileva il nostro interlocutore, secondo il quale spetta alle aziende medesime, insieme al Comune, trovare una soluzione «almeno negli orari di punta»; in parole povere, creare collegamenti per incentivare l’utilizzo della stazione. «Nel complesso – specifica – penso che a Mendrisio si relativizzi troppo. Siamo una cittadina con tre fermate del treno, cosa che non hanno tante città in Svizzera, e siamo riusciti a convincere la Confederazione a realizzare una fermata in più. Non è evidente».