Mendrisio

La Festa della musica si ridimensiona: meno palchi e qualche cruccio

Il 21 e 22 giugno torna l’evento dedicato alle note live – Ad accoglierlo sarà sempre il centro storico, ma rispetto al passato l’offerta sarà rivista, con meno location dedicate alle esibizioni – Una scelta che crea alcuni malumori
© Ti-Press / Davide Agosta

La motivazione e l’entusiasmo sono gli stessi. L’offerta invece sarà rivista, nel senso di ridotta. A Mendrisio sta per tornare uno degli eventi più attesi dell’estate: la Festa della musica. Si terrà come sempre nel centro storico del Magnifico Borgo, il 21 e 22 giugno, dove saranno allestiti i vari palchi su cui si esibiranno decine di artisti.

I palchi non saranno però numerosi come in passato (lo scorso anno erano ben 10, disseminati in vari punti del centro mendrisiense). Quest’anno saranno sostanzialmente due: uno in piazza del Ponte e uno alla Filanda (più un palco in largo Soldini destinato ai dj set e la location in San Giovanni dedicata alla musica classica). Una scelta, quest’ultima fatta dagli organizzatori, che non ha fatto l’unanimità visto che «allontana» dall’evento parte dei ritrovi pubblici e commerci del centro.

Palchi piccoli «sfortunati»

Per capire cosa ci sia dietro questa scelta abbiamo girato la domanda agli organizzatori stessi: «Nel 2023 abbiamo notato che i palchi più periferici soffrivano dell’effetto accentratore di piazza del Ponte e della Filanda. Non certo a cuore leggero, abbiamo deciso di rimodulare l’offerta, concentrando la programmazione su questi due palchi ed estendendo il programma completo anche al venerdì sera. È una scelta fatta soprattutto per offrire alle band, che va sottolineato partecipano a titolo gratuito, il miglior contesto possibile in cui esibirsi. Il nostro evento si chiama Festa della musica e ha come principale obiettivo la promozione del libero accesso alla cultura – spiega il comitato promotore prima di entrare nel dettaglio, anche dei malumori sorti–. «Non facciamo astrazione dal luogo in cui siamo inseriti e negli anni abbiamo sempre teso una mano verso gli esercenti e i commercianti del nucleo storico di Mendrisio, promuovendoli e creando le condizioni affinché potessero beneficiare del nostro evento. La nostra associazione è formata da volontari che si occupano di organizzare una manifestazione musicale. Mantenere attivi i palchi in Corso Bello e in piazzetta Fontana avrebbe comportato un onere finanziario e logistico a cui, con le forze attuali, non saremmo più stati in grado di far fronte. Possiamo capire le rimostranze di un gruppo estremamente limitato di commercianti ed esercenti con i quali siamo volentieri aperti e disponibili a discutere della possibilità di integrare nella programmazione delle prossime edizioni un’offerta musicale da loro gestita e finanziata».

«Difficile fare contenti tutti»

Come anticipato, tra chi sta manifestando malumore ci sono alcuni commercianti ed esercenti del centro storico. «Gli organizzatori hanno comunicato la scelta di ridimensionare l’evento ai vari esercenti con una lettera, spiegando di aver deciso di concentrare l’offerta perché i palchi laterali erano meno frequentati – regisce il presidente della Società Commercianti Mendrisiotto Davide Rampoldi –. Personalmente credo che l’evento avesse raggiunto una dimensione difficile da gestire e che, anche vittima del suo successo, abbia suo malgrado dovuto ridimensionarsi pensando anche a un’ottimizzazione delle risorse e4 delle attività. Purtroppo è difficile fare contenti tutti, come SCM però continueremo a collaborare con la Festa della musica, per noi tutte le iniziative sono apprezzate».