Confine

La fine che sa di beffa del cantiere sull'A9

Il cantiere durato quattro anni lungo l’autostrada A9 è stato smantellato l’8 maggio, il termine delle opere però non è coinciso con la fine dei disagi – Sono tuttora necessarie chiusure notturne del tratto e le limitazioni potrebbero protrarsi anche nel mese di giugno
© CdT/Gabriele Putzu
Anna Campaniello
Anna Campaniello
24.05.2024 06:00

Lavori completati, ma non del tutto. L’8 maggio scorso, dopo quattro anni di interventi, è stato chiuso il cantiere sull’autostrada A9 Lainate Como Chiasso, nel tratto tra il capoluogo lariano e la dogana di Brogeda. Gli interventi sugli impianti della galleria però sono ancora in corso.

L’8 maggio doveva segnare la fine dell’incubo caos, ma la riapertura al traffico di tutte le corsie si è trasformata in parte in una beffa per le migliaia di automobilisti che quotidianamente si spostano tra l’Italia e la Confederazione. Se durante il giorno la situazione è pressoché regolare infatti, quasi ogni notte sull’autostrada tornano gli operai al lavoro e le inevitabili limitazioni, nella maggior parte dei casi con lo stop totale della circolazione nei tratti interessati.

I lavori, conferma la Società Autostrade, sono una prosecuzione degli interventi effettuati proprio nella Galleria San Fermo, il tunnel rimesso completamente a nuovo negli ultimi quattro anni. Una coda delle attività che era stata in qualche modo anticipata dai gestori della strada, ma che forse nessuno immaginava così impattante dato che, da mesi ormai, era stata annunciata la chiusura definitiva del cantiere sull’A9.

«Senza traffico»

Le attività ancora in corso sono necessarie per il completamento degli impianti della galleria. «Attività che, per motivi di sicurezza, devono necessariamente essere fatte in assenza di traffico e quindi con la chiusura della strada» ribadisce ora Autostrade. «Le attività di finalizzazione dell’impiantistica proseguiranno, prevalentemente in orario notturno, fino alla fine di maggio», si legge nella nota diffusa in vista dello smantellamento del cantiere che comportava la riduzione delle carreggiate tra Como e la Svizzera.

Lo stop a tutti i veicoli viene generalmente effettuato tra le 22 e le 5, nell’orario di minore passaggio, per ridurre il più possibile i disagi alla circolazione. Disagi che comunque non mancano, in particolare in prossimità dell’orario di chiusura e alla riapertura, quando il traffico, soprattutto dei pendolari è abbastanza intenso.

La fine di maggio, sulla carta almeno, come ribadito da Autostrade per l’Italia, dovrebbe segnare la fine anche dei lavori sugli impianti in galleria non ancora completati. Probabilmente però, neppure questa data segnerà la conclusione davvero definitiva degli interventi lungo l’intero percorso dell’A9 Lainate-Como-Chiasso. Basta consultare il portale della società infatti per rendersi conto di quanto sia lungo l’elenco delle limitazioni e chiusure già programmate, in particolare nel tratto tra Lago di Como e Como Centro.

Mese diverso, musica simile

Le date indicate sconfinano già a giugno. Tra il 31 maggio e il primo giorno del prossimo mese ad esempio, dalle 23 alle 5 sarà chiuso il tratto tra Lago di Como e Como Centro in direzione Lainate. Provvedimento identico ma prolungato di un’ora, dalle 23 alle 6, la notte successiva, tra l’1 e il 2 giugno. I disagi causati dallo stop ai veicoli durante la notte sono indubbiamente minori rispetto all’incubo che per anni ha accompagnato il tragitto tra Como e la dogana svizzera, ma certo non si può parlare di una conclusione definitiva e totale degli interventi.

I problemi aumentano poi in concomitanza con le festività svizzere (più numerose di quelle italiane in queste settimane), sia per il picco degli spostamenti sia per la chiusura della dogana commerciale. Già in occasione dell’Ascensione e di Pentecoste, Autostrade, in accordo con la polizia stradale della Regione Lombardia e di Como, ha messo in atto modifiche mirate sull’A9 per ridurre i disagi causati, alla ripresa delle attività della dogana, dai mezzi pesanti incolonnati per chilometri in attesa di poter varcare il confine. Le misure dovrebbero essere riproposte anche in occasione delle prossime giornate di festa, a partire dal Corpus Domini, il 30 maggio. L’obiettivo è di evitare le code di mezzi pesanti tra lo svincolo di Como Centro e il confine e di regolare la circolazione in modo da permettere ai veicoli leggeri di transitare più facilmente con una deviazione di carreggiata.