Controlli alla frontiera

La fusione tra dogane e guardie di confine crea «problemi di sicurezza del personale»

Il sindacato Garanto chiede l’interruzione immediata di questo «esperimento» che sta generando confusione nei turni comuni fino a quando non sarà garantita la tutela dei dipendenti
© CdT/Gabriele Putzu
Ats
01.03.2021 16:17

Il personale delle dogane avverte che ci sono grossi problemi di sicurezza nei turni comuni con le guardie di confine. Il sindacato Garanto chiede l’interruzione immediata di questo esperimento fino a quando non sarà garantita la sicurezza del personale.

Alla base vi è la riforma dell’Amministrazione federale delle dogane che prevede la fusione delle professioni di guardia di confine e di collaboratore tecnico delle dogane, precisa il sindacato del personale delle dogane e delle guardie di confine in un comunicato odierno. Un nuovo profilo professionale è stato deciso e il reclutamento è in corso, indica, aggiungendo che i due tipi di lavoro molto diversi saranno fusi in un futuro prossimo.

Durante il primo lockdown, nella primavera del 2020, sono stati avviati progetti pilota con squadre miste di personale delle dogane e delle guardie di confine per il controllo della frontiera, al fine di acquisire esperienza per il futuro del nuovo Ufficio federale delle dogane e della sicurezza delle frontiere.

Secondo il presidente di Garanto, Christian Levrat, «il personale civile delle dogane si sente impreparato, non riesce a trovare abbastanza materiale di protezione ed esprime paure in caso di incidente durante un controllo di persone alla frontiera».

«La maggior parte delle guardie di confine non può più assumersi la responsabilità di lavorare sul terreno con persone disarmate e non istruite alla sicurezza e proteggerle in caso di emergenza».

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