Locarno

La giostra di Winterland è ferma, ecco i dettagli

La cessazione immediata dell'attività è stata intimata venerdì 13 dicembre – L'organizzatore si è attivato per ottenere in tempi brevi l'attestato di sicurezza necessario: «Non lo sapevamo, è stato un errore in buona fede»
© Winterland

Non c'è pace per il carosello di Winterland. La giostra con i cavalli di Piazza Grande è infatti spenta da diversi giorni. Dopo avere fatto vivere il fascino della tradizione natalizia a grandi e piccini, il carosello è infatti ancora al suo posto e illuminato, ma fermo. Che cosa succede?

Partiamo dall'inizio. Il carosello è nuovo e al suo primo utilizzo. Una struttura a due piani sulla quale sono dipinte le immagini di 25 località e monumenti europei, tra cui il golfo di Locarno e la Madonna del Sasso. Il suo produttore è veneto, mentre il fornitore – il partner di Winterland che ha portato la giostra a Locarno – è comasco. «Partner seri e affidabili», li definisce Michael «Mischa» Lämmler, ideatore della manifestazione natalizia. Tanto che sul carosello è stata fornita una documentazione di 180 pagine e il costruttore e l'ingegnere sono stati sul posto per i collaudi e la messa in funzione.

Prima in dogana...

Lunedì 18 novembre, i primi problemi: a causa delle sue grandi dimensioni, la giostra non potrà superare la dogana ed entrare in Ticino. Mischa Lämmler e il team di Winterland sono costretti a organizzare un trasporto speciale. Due giorni dopo il carosello raggiunge Locarno, in tempo per l'inizio della rassegna. La novità è un successo e l'attrazione finisce su tutti i social. Ma venerdì 13 dicembre qualcosa va (ancora) storto e il carosello viene spento. «Chiuso temporaneamente», è la comunicazione sul sito Internet. «Stiamo lavorando per garantire una rapida riapertura».

I dettagli

Il motivo del blocco è il fatto che «il baracconista» aveva messo in funzione l’installazione senza avere richiesto l’autorizzazione cantonale necessaria ai sensi della Legge sul commercio ambulante (LCAmb). A spiegarlo è la Segreteria di Stato dell'economia (SECO), da noi contattata, la quale svolge un ruolo di alta sorveglianza assistendo i Cantoni, competenti per l’esecuzione della normativa in questa materia. La richiesta di autorizzazione è stata respinta poiché le condizioni non erano adempiute, ovvero difettava l’attestato di sicurezza relativo alla giostra, precisa il Servizio autorizzazioni della Polizia cantonale. Motivo per cui è stata intimata la cessazione immediata dell’attività.

In base alla LCAmb, il baracconista deve presentare una domanda d’autorizzazione all’Autorità cantonale competente corredata di tutta la documentazione necessaria, segnatamente la prova di avere stipulato un’assicurazione di responsabilità civile sufficiente e la prova della sicurezza dell’impianto (attestato di sicurezza). L’impianto deve dunque essere stato verificato prima della messa in funzione da un organismo di ispezione accreditato/riconosciuto. E qui casca l'asino. Gli organismi d’ispezione accreditati o riconosciuti dalla SECO per rilasciare attestati di sicurezza sono (solo) cinque: tre in Germania e due in Francia. «Nel momento in cui viene prodotto l’attestato di sicurezza conforme alle disposizioni legali svizzere, l’autorizzazione può essere rilasciata», conclude la Polizia cantonale.

«Non sapevamo di dover sottostare alle norme per baracconisti e circensi»

Insomma, è stata la burocrazia a bloccare la giostra. Mischa Lämmler parla di un errore commesso «in buona fede», precisando che «tutto è stato fatto con buon senso e dando la massima priorità alla sicurezza degli ospiti»: «Ci dispiace di avere commesso un errore nella pratica. Disponiamo di un rapporto di collaudo e di piena copertura assicurativa. Non eravamo a conoscenza di essere considerati alla pari di "baracconisti e circensi". L'attrazione è nuova e non è pensata come itinerante, una volta concluso Winterland ritornerà direttamente in Italia, non passerà di piazza in piazza in Svizzera».

Il responsabile del villaggio natalizio si è subito attivato e ha trovato un ente francese il cui ispettore era a disposizione per raggiungere Locarno in tempi brevi. L'ispezione è avvenuta oggi e la speranza è di potere produrre l'attestato di sicurezza conforme alle disposizioni legali svizzere per ricevere l'autorizzazione dal Servizio preposto della Polizia cantonale. «Lavoriamo sempre con aziende serie e altissimi standard organizzativi di sicurezza. Disponiamo di malloppi di documentazione che certificano quanto facciamo. E pensiamo anche che questo sia riconosciuto e notato sia dalle autorità, sia dagli stessi visitatori. Ci dispiace molto per i bambini e le famiglie che non hanno potuto vivere, in questi giorni, la gioia e la magia di un giro sul nostro carosello. Speriamo di poter risolvere la situazione in tempi brevi».

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