L'evento

La Go Academy di Agno ospita il grande padel

Martedì 5 novembre giornata dedicata allo sport del momento, grazie alla collaborazione con CC Watches: sul campo i migliori padelisti italiani – Paolo Vallivero: «Il livello sarà molto alto» – Joël Camathias: «Ho ritrovato l'emozione del viaggio»
© CdT/ Chiara Zocchetti
Matteo Generali
04.11.2024 12:00

Quella di domani, martedì 5 novembre, è una data da segnare sul calendario per gli amanti del padel. La collaborazione tra CC Watches e GoAcademy ha infatti dato luce a una giornata dedicata allo sport del momento. Tra giocatori pro e amatori di alto livello, lo spettacolo è assicurato: in particolare dalle 17.30, quando sul campo si sfideranno i migliori padelisti italiani. E c'è anche un volto noto dello sport ticinese: Joël Camathias, ex pilota automobilistico e ora grande appassionato di padel.

La struttura

Go Academy è un centro ad Agno dedicato al padel e al tennis, aperto da un anno ma funzionante a pieno regime da sei mesi. Una struttura capace di seguire il giocatore a 360 gradi, grazie al centro fitness e a collaboratori specializzati. «Siamo a ranghi completi da marzo 2024 e la soddisfazione è molta», spiega Matteo Borromini, direttore della struttura. «Il padel si sta diffondendo in modo positivo qui in Ticino. Per questo motivo, abbiamo deciso di implementare dei corsi per principianti ed esperti. Sono circa 60 le persone che frequentano gli allenamenti serali. Oltre a questo, abbiamo creato una scuola padel a cui partecipano circa 20 bambini. Organizziamo tornei amatoriali, tra cui la Ticino Padel League che conta più di 200 partecipanti. Annoveriamo tra i nostri clienti ex tennisti, e il target femminile rappresenta circa il 30%».

La collaborazione con CC Watches

A parlarci dell’amicizia tra Go Academy e CC Watches è l'imprenditore a capo di quest'ulima, Paolo Vallivero, imprenditore, gentlemen driver di rally e organizzatore dell’evento di domani: «La collaborazione è nata principalmente dalla mia passione per il padel. Nell’ambiente ho diversi amici, tra cui Marcelo Capitani (presente il 5 novembre), giocatore professionista di altissimo livello con cui in passato avevo organizzato clinic, delle giornate di prova». Questa volta, la giornata sarà strutturata in maniera differente: «Faremo un torneo in cui 8 amatori giocheranno con e contro 8 professionisti, German Tamame, Dani Cattaneo, Bubu Salandro, Joshua Pirraglia, Federico Dip Nazar, Giuliani Santino, Peio Oviedo e Marcelo Capitani. A fine giornata si sfideranno, in un evento-esibizione. Una realtà che, parlo per me, non potrebbe mai appartenermi e che rappresenta pertanto un'occasione molto interessante. Abbiamo sperimentato una cosa simile lo scorso luglio e abbiamo trovato le giuste sinergie: divertimento, apprendendo nuovi concetti del gioco».

Camathias: «Ho ritrovato l'emozione del viaggio»

Il padel piace. Anche in Ticino. In futuro sarà possibile vedere un'edizione del Premier Padel – il corrispettivo dei tornei ATP nel tennis, per intenderci – anche da noi? «Il mio scopo, assieme alla Go Academy, è quello di creare un evento importante a livello professionistico», risponde senza mezzi termini Paolo Vallivero. Oggi, la difficoltà maggiore che riscontriamo è quella di avvicinare i grandi giocatori di tutto il mondo, poiché un torneo alle nostre latitudini non porterebbe loro punti nella classifica generale. Trovare un grosso sponsor per ospitare una manifestazione del genere richiederebbe molto sforzo. Il livello, già elevato, a cui si potrà assistere martedì è di il migliore che possiamo offrire al momento».

Joël Camathias, ex pilota automobilistico, è adesso un assiduo frequentatore dei campi di padel. «Sicuramente sono due sport diametralmente opposti, eppure riscontro aspetti simili: il dialogo con il compagno di squadra, la competizione, la concentrazione durante la gara. Aspetti che tornano in entrambe le discipline. Il padel mi ha appassionato molto fin da subito e sto cercando di progredire, di migliorare. Gioco tanto, partecipo a tornei e allenamenti. Quando gareggiavo in auto viaggiavo molto, anche solo per provare una pista, un nuovo assetto della vettura. Grazie al padel ho ritrovato l’emozione del viaggio, dell’avventura».