Il caso

La Gottardo Arena fa da traino e la valle sogna

Alta Leventina: entro la fine dell’anno dovrebbe partire il cantiere dell’accademia per i talenti del ghiaccio promossa da imprenditori kazaki - Sono attese delle novità anche per la pista a cielo aperto più lunga al mondo prevista ad Ambrì
Quinto. © CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
10.02.2022 06:00

«Solo la realizzazione coordinata delle iniziative può creare le premesse per un effettivo riposizionamento turistico» dell’Alta Leventina. Sono trascorsi sei anni e mezzo da questa dichiarazione del Consiglio di Stato e qualcosa, lassù, si è effettivamente mosso. Il faro del rilancio è la Gottardo Arena, la moderna pista dell’Hockey club Ambrì-Piotta inaugurata lo scorso 11 settembre. Ma attorno all’impianto multifunzionale realizzato dall’architetto Mario Botta gravitano altri progetti che – complice anche la pandemia che ha giocoforza portato alla ridefinizione delle priorità in vari ambiti – finora sono rimasti per così dire al palo.

Ma che nei prossimi mesi, come appreso dal CdT, dovrebbero finalmente muovere i primi concreti passi. Stiamo parlando dell’accademia per sportivi d’élite all’ex Sanatorio di Piotta e della pista di ghiaccio a cielo aperto più lunga al mondo prevista sulla piana dell’aerodromo di Ambrì. Ai quali si va ad aggiungere il Centro nazionale di freestyle di Airolo-Pesciüm, che dalla fine dell’anno trasformerà la stazione altoleventinese (che a medio-lungo termine procederà altresì all’ammodernamento degli impianti di risalita) in una validissima alternativa in centro Europa per allenamenti e gare nelle discipline moguls ed aerials. L’investimento complessivo per questi ultimi tre cantieri è di almeno una cinquantina di milioni di franchi. Tanti quanti quelli spesi per l’arena biancoblù.

La svolta è dietro l’angolo

Le premesse per l’attesa svolta ci sono tutte. Per creare, quindi, quelle sinergie auspicate dal Governo quando nella primavera 2015 scrisse alla Segreteria di Stato dell’economia a corollario delle osservazioni al «Programma d’attuazione della politica economica regionale». E ribadite, in più occasioni, ad esempio dal presidente dell’HCAP Filippo Lombardi. Allora la valle usciva dalla delusione del prospettato Polo floricolo da 60 milioni per la produzione di rose su larga scala che avrebbe dovuto vedere la luce ad Ambrì, ma che naufragò quasi subito; ed i progetti che abbiamo elencato in precedenza erano in fase embrionale. Nell’estate dello stesso anno venne pubblicata la domanda di costruzione per quella che veniva ancora chiamata nuova Valascia; pochi mesi dopo si fece lo stesso con il centro di formazione per gli sport invernali promosso dall’imprenditore kazako Timur Azimov; mentre nel novembre 2014 venne svelata la maxi pista sotto le stelle. Oggi come oggi l’unica ad essere stata concretizzata dopo un iter tutt’altro che facile (in particolare per quanto riguarda la ricerca dei finanziamenti, come ricorderete) è stata la Gottardo Arena.

I campus canadesi

Le altre due iniziative a che punto sono? «L’idea è sempre valida», conferma l’architetto Fabio Trisconi, il quale ha elaborato il progetto da 40 milioni di franchi dell’Ice Sport International Academy per futuri campioni di hockey e di pattinaggio artistico. A testimonianza di ciò c’è il fatto che in estate è stata rinnovata la licenza edilizia rilasciata cinque anni prima. L’obiettivo, stando a quanto ci risulta, sarebbe quello di iniziare i lavori già quest’anno. L’interesse da parte della cordata guidata da Timur Azimov (che non siamo riusciti a raggiungere telefonicamente) è stato ribadito negli ultimi tempi pure all’autorità comunale.

I soldi d’altronde non sembrano di certo un problema; anzi, l’investimento potrebbe addirittura lievitare, sulla falsariga dei campus canadesi che hanno affascinato l’uomo d’affari originario dell’ex repubblica sovietica. Ecco dunque che si stanno valutando possibili modifiche all’iniziativa prevista all’ex Sanatorio, complesso in disuso dal 1962 già di proprietà del Cantone e rilevato dalla società anonima con sede a Paradiso nel novembre 2016 per 750.000 franchi. Gli oltre 300 talenti, come noto, si alleneranno nello stadio multifunzionale dell’HCAP, per una collaborazione che si spera possa essere proficua per entrambe le SA.

«Tutta la zona è in fermento»

Finita nel «congelatore» nel 2018, la pista di ghiaccio lunga un chilometro che si vorrebbe edificare all’aerodromo di Ambrì potrebbe presto tornare in auge. Decisivi saranno i contatti che l’architetto Marco Giussani («padre», tra l’altro, dello Splash&Spa di Rivera) ha avviato con dei possibili investitori; bisogna raggranellare circa 4 milioni di franchi. Se tutto dovesse filare per il verso giusto, entro la fine dell’anno potrebbero esserci importanti novità. Da noi contattato il titolare dello studio Suisse Projets di Mezzovico preferisce al momento non aggiungere altro, soffermandosi per contro sugli atout dell’Alta Leventina.

«Tutta la zona è in fermento, e non soltanto per via del moderno impianto dell’HCAP - puntualizza il nostro interlocutore -. Penso alla riqualifica del fondovalle di Airolo nell’ambito della realizzazione della seconda canna della galleria autostradale del San Gottardo. Ciò genererà delle opportunità interessanti anche per altri progetti, a partire dalle strutture ricettive che andrebbero ad arricchire l’offerta già presente».

In Leventina, lo scrivevamo nell’editoriale di sabato, occorre cambiare passo. L’alta valle, in questo senso, ha indicato la via a livello di progettualità. Possiamo citare, infatti, anche il Parco eolico sul Passo che attira numerosi visitatori e la nuova centrale idroelettrica del Ritom che verrà messa in esercizio nel 2024 dopo un investimento di 250 milioni.