Cantone

«La guida autonoma? Il Ticino sia pioniere»

Una mozione interpartitica chiede al Governo di sfruttare le possibilità concesse a livello federale dalla normativa che autorizza la circolazione di veicoli «senza pilota» su tratti autostradali selezionati e approvati
© CDT / CHIARA ZOCCHETTI
Red. Ticino&Svizzera
21.01.2025 06:00

Un’azione «concreta» volta a inserire il Ticino «tra le aree pionieristiche per la guida autonoma in Svizzera». È quando chiede al Governo una mozione interpartitica di Paolo Caroni (Centro) e co-firmata da Alain Bühler (UDC), Andrea Censi (Lega) e Andrea Rigamonti (PLR). Tale scelta, prosegue l’atto parlamentare, «a non solo rafforzerebbe la competitività del cantone nel panorama nazionale e internazionale, ma offrirebbe anche benefici diretti alla popolazione in termini di sicurezza, efficienza e innovazione». Insomma, ci sarebbe solo da guadagnarci. La mozione prende spunto da una novità normativa. In Svizzera, a partire dal 1. marzo, verrà autorizzata la circolazione di veicoli a guida autonoma su tratti autostradali specificatamente approvati. «Tale normativa», riprende la mozione, «rappresenta un passo cruciale verso l’adozione di tecnologie avanzate per la mobilità, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale, ridurre il rischio di incidenti e aumentare l’efficienza del traffico. I veicoli privi di conducente saranno monitorati a distanza da operatori centrali, pronti a intervenire in caso di necessità, garantendo così un elevato livello di controllo e sicurezza». I mozionanti ricordano inoltre che «L’autorizzazione alla guida autonoma è subordinata a rigide verifiche tecniche condotte dall’USTRA e dai Cantoni, in collaborazione con esperti del settore. Questo include l’obbligo per le case costruttrici di dimostrare che i sistemi di automazione soddisfano elevati standard di sicurezza stradale e fluidità del traffico. I Cantoni, inoltre, saranno responsabili della gestione delle immatricolazioni e della compatibilità con le infrastrutture esistenti». Il Consiglio federale riconosce poi che la guida autonoma, oltre a essere un’innovazione tecnologica, è anche un’opportunità «per ripensare la mobilità, migliorare la sostenibilità e affrontare in modo proattivo le sfide del traffico moderno». Di qui, appunto, la richiesta della mozione al consiglio di Stato. «o, il Cantone Ticino potrebbe assumere un ruolo di avanguardia, promuovendo l’introduzione e l’espansione delle tratte autorizzate alla guida autonoma, nonché favorendo la sperimentazione di questa tecnologia su scala regionale. Questa visione permetterebbe al Ticino di posizionarsi come un modello per l’innovazione nel campo della mobilità, contribuendo al progresso della tecnologia e alla sua integrazione con il territorio e le esigenze della popolazione».

Oltre a farsi promotore di questa iniziativa, secondo l’atto parlamentare il Governo dovrebbe anche coordinare l’adeguamento normativo e infrastrutturale, così come promuovere la formazione degli operatori che monitoreranno i veicoli senza conducente da centri di controllo remoto, garantendo un presidio costante per la sicurezza del traffico.